Solo un olandese poteva inventarsi un caricatore di batteria dell’iPod attraverso la bici!
Nel paese dove la bicicletta impera non solo per sana abitudine a muoversi ma anche perché da quelle parti le piste ciclabili sono intelligente alternativa e una realtà piuttosto che un miraggio metropolitano, il trentunenne Mark di Groningen ha usato un paio di weekend per sperimentare una soluzione divertente ma anche ecologica per l’iPod mini.
Scaduta ormai la garanzia del suo iPod mini di prima generazione ha deciso che non era poi una grande perdita se alcune alchimie elettriche non fossero andate perfettamente a buon fine.
Questa premessa è utile anche per tutti coloro che si stanno interessando all’argomento e che potrebbero illudersi di realizzare qualcosa di analogo senza rischiare di “friggere” completamente l’iPod o, almeno, invalidarne la garanzia.
A fine settembre Mark ha attuato la prima parte del suo esperimento studiando una soluzione di carica manuale per l’iPod mini, ad inizio dicembre l’esperimento è proseguito con il caricatore in versione per bicicletta.
In tempi di costi altissimi dell’energia, caricare un iPod con qualche minuto di fatica umana, potrebbe essere un’idea da sfruttare, una volta collaudato a puntino il sistema. Ci stanno provando anche con l’eMate di Apple dopo essere rimasti suggestionati dal progetto del laptop da 100 euro del MIT.
Inizialmente è stato “sufficiente” collegare via USB una torcia a LED con carica a manovella all’iPod mini 1G, tramite l’uscita elettrica dedicata ai telefoni cellulari, passando per opportuni collegamenti elettrici e con l’aggiunta di qualche circuito per assicurare un giusto voltaggio (non certo ma supposto tra i 5,8 e 5,1 V) alla batteria dell’iPod.
Le tacche di carica dell’iPod hanno cominciato ad accendersi sul display del player di Apple.
Nella seconda fase l’amico olandese ha ampliato l’idea coinvolgendo il suo mezzo di trasporto preferito: la bicicletta.
Debole di bicipite ma meno di polpacci, ha deciso di concentrarsi nell’ideazione una dinamo collegata all’iPod passando pure per un vecchio mouse ADB modificato per erogare energia attraverso il tasto, stabilizzando il flusso sempre sopra ai 5 V. Il tutto è stato infilato in un sacchetto statico.
Ora con 30 minuti di pedalate energiche, sul display del suo iPod mini 1G, compaiono due tacche di carica della batteria.
Tutti gli schemi eletrici e l’elenco di diodi, resistenze e quant’altro usato lo trovate sul sito di Mark, che chiede aiuto ad esperti ingegneri elettrici per raffinare il sistema.
