Oltre FileMaker Mobile 2, da poco è disponibile HanDBase 3.0, un flessibile database che gira su dispositivi palmari con Palm OS, giunta ora alla versione 3.0.
La compagnia produttrice pubblicizza pomposamente il software ponendo l’accento sulla versatilità e sull’incremento di produttività derivante dal suo uso. Questa nuova versione consente la sincronizzazione via porta ad infrarossi o Bluetooth (praticamente un “must” di ogni nuovo programma), inoltre scalabiltà , collegamento da parte di un numero illimitato di utenti, opzioni di criptazione sono le aggiunte alla release 3.0.
Il Virtual File System (VFS) permette di registrare dati e lavorare in database su card di espansione; una interfaccia utente rinnovata include opzioni per sfruttare il colore, grafica e menu.
In aggiunta, un’applicazione per i computer desktop, “HanDBase Forms” dà la possibilità di creare form con la facilità del drag-and-drop, form naturalmente usabili sul palmare.
L’altro add-on, assai interessante, è “Sync Exchange”, un modulo in tre varianti che sincronizza il programma con Filemaker Pro (Mac OS), Microsoft Access e database ODBC.
Sul sito web della società sono raccolte svariati esempi di database gratuiti, immediatamente sfruttabili.
I prezzi e costi variano da un minimo di $ 30 ad un massimo di $ 100 a seconda dei moduli aggiuntivi che si vogliono acquistare. Gli utenti già registrati dell’applicazione possono godere dell’upgrade gratuito.
Purtroppo dopo qualche ora, sono comiciate ad arrivarci delle segnalazioni relative ad alcuni problemi e difetti riscontrati dopo l’aggiornamento del software alla versione 3.0. Tra i più gravi riportiamo quelli relativi a database con campi calcolati, che d’improvviso sono impazziti indicando cifre e valori assolutamente inesatti, inoltre pare che i DB linkati tra di loro si annullino. Dopo aver aggiornato un database per utilizzarlo con la release 3.0, aggiungere nuovi elementi procura la propagazione incontrollata degli stessi dati in più campi, anche l’HandBase desktop manifesta dei bug e non sono supportati i particolari fonts dei Sony Clié.
Data la gravità di questi comportamenti, Mr. Dave Haupert di DDHsoftware, ha rilasciato un intervento in cui si scusa con l’utenza ed, in caso di problemi, suggerisce di continuare ad utilizzare la vecchia versione 2.7, recuperando, nello stesso tempo, i database precedenti, dall’opportuna cartella di backup che il software provvede a creare automaticamente.
Il fatto, che al momento, manchi la documentazione relativa a tale aggiornamento sul sito di DDHsoftware, non fa che aumentare il disagio nel malaugurato caso in cui ci si trovi ad incappare in questi bug.
(Ringraziamo Roberto van Heugten che ci ha segnalato l’esistenza della problematica esposta).
