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Il boom di iPad e il flop dei pessimisti

Il lancio di iPad è stato il più grande, in termini di numeri, lancio di un prodotto Apple di tutti i tempi. Superiore non solo all’iPhone Edge, ma anche al clamoroso debutto di iPhone 3G che aveva raccolto folle davanti ai negozi Apple e ai punti vendita AT&T. A far ancora più clamore è la cifra di iPad venduti durante le prime 24 ore: tra i 600 e i 700mila. Prima di fare un salto sulla sedia (soprattutto se siete investitori Apple) contate fino a dieci e tenete in considerazione che siamo di fronte non a dati ufficiali ma solo a stime, pur di una fonte che in passato ne ha azzeccata più di una: Gene Munster.

L’analista di Piper Jaffray ha elaborato i suoi dati contando le persone in coda di fronte al negozio della Quinta Strada a New York. In occasione del lancio di iPhone 3GS erano 350, per l’iPhone 3G 540, ieri erano addirittura 730. Il sistema solo a prima vista appare empirico, ma se viene usato in rapporto a numeri conosciuti (come la quantità degli store americani e il loro bacino di clientela e le stime sugli ordinativi Internet) ed integrato con un affidabile modello matematico, consente di farsi una idea piuttosto precisa del numero di dispositivi finiti nelle mani dei clienti.

600/700mila è largamente la stima più ottimistica fino ad oggi elaborata da un analista. In precedenza si è sempre parlato di numeri tra i 250 e i 400mila a seconda che si volesse abbondare o meno nel numero di coloro che avevano preordinato iPad in un negozio. Se davvero Apple avesse veduto tra i 600mila e i 700mila iPad nel corso delle prime 24 ore il record di un milione di iPhone in 74 giorni verrebbe letteralmente polverizzato. Va considerato infatti che il lancio di iPad è avvenuto solo negli Usa e che stiamo parlando unicamente della versione Wi-Fi; entro fine mese  il tablet debutterà nei principali mercati internazionali anche in versione 3G e a quel punto non sarebbe più quota un milione il traguardo nei primi 74 giorni, ma probabilmente quota 2 milioni.

E allora perché ieri molti siti, tra cui anche qualcuno di testate di primaria importanza nel nostro paese, hanno potuto fare della malcelata ironia sulla mancanza di code di fronte ai negozi Apple dando per scontato che il lancio di iPad sarebbe stato un mezzo flop? Probabilmente perchè tutti si attendevano gente in attesa da giorni prima e una coda di centinaia di persone già alle luci dell’alba come è accaduto per iPhone. Ma se davvero questa era la previsione andata delusa, chi l’ha elaborata, forse privo della memoria storia sempre necessaria in queste occasioni, non ha tenuto conto di alcuni fattori che alla base impedivano il ripetersi del fenomeni parossistici del lancio di iPhone.

La prima ragione era la promessa e certificata consegna a domicilio di iPad nel giorno steso della disponibilità effettiva. Avendo la certezza che il dispositivo sarebbe apparso di fronte alla porta di casa sabato mattina non c’era alcuna ragione per un gran numero di clienti americani di presentarsi alle prime luci dell’alba di fronte ad un negozio. Sono stati così centinaia di migliaia gli ordini su Internet, se un simile numero di persone i fosse riversato di fronte ai 222 negozi Apple negli Usa si sarebbe parlato di un fenomeno di portata planetaria.

La seconda ragione era la possibilità di preordinare iPad presso gli Apple Retail Stores, sapendo che i commessi l’avrebbero tenuto a disposizione per l’acquisto sino alle tre del pomeriggio del giorno di sabato, ovviamente rispettando il diritto di chi eventualmente fosse stato in coda a quell’ora e non fosse riuscito ancora a comprarlo per il troppo traffico nel negozio. Inutile essere davanti alle serrande abbassate del negozio ad aspettare alle 5 del mattino se anche presentandosi a mezzogiorno sarebbe stato l’iPad ad aspettare.

La terza ragione che ha tagliato le code ma non le vendite è stato il fatto che l’iPad non aveva alcuna attivazione obbligatoria nè, peggio, contratto da firmare. Certo c’erano dei Genius a disposizione per il settaggio, ma volendo chiunque poteva acquistare iPad metterselo sotto braccio e andarsene a casa. Con iPhone, nonostante le semplificazioni introdotte prima con iPhone 3G e poi con iPhone 3GS con attivazioni casalinghe e remote, le cose non sono mai state così rapide. In pratica nel tempo in cui un commesso sbrigava la vendita di un iPhone con iPad nella maggior parte delle occasioni se ne potevano sbrigare forse tre se non quattro.

Nonostante tutto questo, come abbiamo scritto anche noi di Macity e come conferma lo stesso Munster, le code di fronte ai negozi c’erano. Che queste code scorressero più veloci o che ad una certa ora del mattino o del pomeriggio non ci fossero che poche decine di persone in attesa (anche se noi possiamo testimoniare che ad inizio pomeriggio di fronte all’Apple Store della Fifth Avenue c’erano ancora almeno un centinaio di clienti iin fila), significa abbastanza poco, probabilmente nulla per quanto riguarda il successo di vendita di iPad. E a dirlo sarà un comunicato stampa che, altrettanto probabilmente, vedremo spuntare domani pomeriggio nella nostra email. Vi terremo informati…

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