Un keynote a misura di sviluppatore. Tante le novità presentate, ma tutte per il mondo Pro. A dispetto delle attese e dei rumor dei giorni scorsi, infatti, niente di nuovo dal punto di vista dei prodotti consumer. Com’era giusto che fosse, peraltro, vista la sede. Anche un keynote molto corale, con ben tre persone a darsi il cambio con Steve Jobs. Per la precisione, oltre al solito Phil Schiller, anche Bertrand Serlet – vicepresidente di Apple già noto per le dirette in video durante passati keynote a San Francisco e Parigi – e con il giovane Scott Forstall, stella nascente in casa Apple e più “tecnico” tra i vari uomini che oggi si sono alternati sul palco del Moscone Center West.
Ricapitoliamo brevemente le novità : due fondamentalmente le aree nelle quali Steve Jobs e i suoi hanno presentato le novità . Hardware, con i nuovi Mac Pro e Xserve, e software, con l’anteprima delle dieci fondamentali funzioni di Leopard. Delle altre, come ha precisato Jobs, non si parla per evitare di trovarle dentro la prossima versione di Vista.
Leopard arriverà la prossima primavera (c’è già chi dice che sarà in contemporanea o addirittura prima di Vista, previsto invece in un primo momento per il prossimo gennaio) porta con sé una lunga lista di novità , dunque. Ecco qui in breve quali, secondo l’ordine seguito dallo stesso Steve Jobs alla fine del keynote con quello che definisce un “grande slam”:
– 64 bit per tutte le applicazioni, Cocoa o Carbon
– Core Animation
– Universal Access e parental control molto migliorati
– Integrazione delle tecnologie per adesso in beta: Boot camp, Front row, Photo boot
iChat e Mail completamente rivisitati. In particolare, iChat con video e presentazioni appaiate, Mail con note e appuntamenti.
– Steve Jobs non ha parlato di iCal nel keynote, ma annuncia alla fine che l’applicazione diventa multiuser e sempre più standard con le tecnologie diffuse nel web.
– Spotlight più ricco e integrato
– Dashboard con web clip e dashcode, la prima per gli utenti (possono “rubare” siti web e trasformali in widget aggiornati in tempo reale) e la seconda per gli sviluppatori.
– Anche Xcode 3, di cui non si è parlato nel keynote ma che viene presentato nelle sessioni riservate agli sviluppatori sarà secondo Jobs un gigantesco passo avanti
Spaces, un nuovo modo di lavorare con il Mac, grazie ad un ricco ambiente multischermo, più facile e intuitivo di quel che si trova oggi sul mercato, compreso effetto simil Exposé per vedere tutti gli schermi e trascinamento delle applicazioni da un desktop all’altro
Infine, Time Machine è l’applicazione su cui Apple punta tantissimo, dato che permette di fare in maniera innovativa i backup e permettere di salvare i dati persi per errore. Solo il 4% degli utenti usano applicazioni per backup, con questo sistema Apple prevede di poter gestire invece il backup per tutti. Alcuni si chiedono se ci sarà anche una integrazione con DotMac, del quale Steve Jobs non ha parlato. Lo scopriremo nei prossimi mesi…