Chi crede che la marcia trionfale dell’iPod potrebbe aiutare Apple ad incrementare la sua quota di mercato nei computer, potrebbe avere già avuto ragione. Secondo i dati a disposizione di IDC la percentuale di macchine Mac nel campo educational americano è infatti in predicato di passare dal 22,6 al 26,7%. L’incremento, il primo da molti anni a questa parte, sarebbe dovuto proprio al fatto che molti studenti una volta acquistato iPod tornano a scuola anche con un Mac.
Nonostante la deduzione non sia di IDC stessa, che si limita a confermare come sia in tatto un’inversione di tendenza per Apple nel campo dell’informatica scolastica, ma di USA Today che riporta la notizia, la tesi appare molto plausibile e favorita anche dai costi molto accessibili nel settore dei portatili.
Contrariamente ai desktop, dove Apple continua a puntare ad una fascia di mercato piuttosto alta, gli iBook sono decisamente competitivi sul piano dei costi con la concorrenza PC; basti pensare all’iBook che negli USA nella sua configurazione base costa agli studenti e a chi opera nel campo didattico meno di 1000$. Altri fattori che spingono gli studenti a passare al Mac sarebbero la quasi totale mancanza di virus e l’incidenza di Apple nel campo dei laptop, ormai lo strumento informatico preferito dagli studenti. Infine un grande contributo giungerebbe dalla promozione lanciata negli USA come in Europa da Apple che, grazie ad uno sconto bundle, offre di fatto a chi compra un portatile un iPod ad un costo di poco superiore ai 60$.
Le testimonianze che giungono dai campus americani e riportate da USA Today lasciano pensare che il trend sia potente e visibile. Un addetto alle vendite del negozio di computer dell’università dell’Oregon riferisce che due terzi degli studenti che comprano una macchina vogliono un Mac, all’università dell’Arizona che si trova a Tucson il numero di coloro che acquista un Macintosh è passato da 4 su 10 a 6 su 10.
Se Apple riuscisse a mantenere l’attuale trend di crescita nel campo didattico e a trasformare in utenti Mac gli studenti anche successivamente al periodo della scuola il vantaggio diventerebbe sensibile. Ma questo fattore, per ora, è quantomeno incerto, almeno per IDC ‘Quando gli studenti escono da scuola ‘ dice Roger Kay, uno degli analisti di IDC ‘ essi passano a Windows, ovvero ai computer compatibili con il resto del mondo. La dominanza di Windows è così grande che non c’è modo di sovvertirla’.
