Steve Jobs torna in prima pagina di Time Magazine. Il grande settimanale americano, uno dei più letti ed influenti del mondo, nel suo numero in edicola (con data 24 ottobre) presenta il CEO di Apple con in mano un iPod video e sotto la scritta “What’s Next”, dopo che cosa verrà .
Nonostante la copertina faccia esplicito riferimento alla novità presentata la scorsa settimana, l’ ampio servizio interno (di Lev Grossman), è focalizzato quasi interamente sui processi creativi di Apple: come a Cupertino si pensi ad un nuovo prodotto, come si decida di andare verso la sua realizzazione, che cosa lo fa cancellare dai piani. L’articolo presenta anche una rara foto del vertice “operativo” di Apple riunito intorno ad tavolo, all’interno di Cupertino: Tony Fadell, Jon Rubinstein, Jonathan Ive, Steve Jobs e Phil Schiller.
Questa non è la prima volta che Jobs appare su una copertina di Time, ma la quarta. La prima occasione (18 agosto 1997) venne offerta al giornale dall’accordo con Microsoft annunciato durante un keynote di un Macworld di Boston. La seconda copertina è del 18 ottobre del 1999. In quel caso il giornale celebrava il doppio successo di Jobs, in quanto CEO di Apple (sulla cresta dell’onda per il grande trionfo di iMac) e di Pixar (che mieteva successi grazie a Toy Story. La terza copertina, forse la più celebre tra gli utenti Mac, venne pubblicata nel numero del 14 gennaio. Il giornale apparve nelle edicole il giorno prima della presentazione, avvenuta al Macworld di san Francisco dell’iMac “a lampada”. Il colpo mediatico e la sorpresa furono eccezionali perché Apple rinunciava all’effetto sorpresa, tipico dei suoi eventi, per dare in anticipo in pasto alla nazione e al pubblico mondiale, un nuovo prodotto sulla copertina di un giornale pubblicato in milioni di copie.
La lettura completa della storia del numero di oggi è riservata agli abbonati a Time Magazine. Chi desiderasse sfogliare l’edizione virtuale del giornale può approfittare dell’ offerta speciale che ad appena 5,99 euro permette di accedere a tutti gli articoli di 12 numeri del giornale, senza poi avere l’obbligo del rinnovo.
