La dietrologia forse non è un virus solo italiano. Le numerose speculazioni lanciate dall’annuncio di Steve Jobs circa il passaggio di Apple ai processori Intel ha infatti scatenato tutti i presunti guru e i futurologi della rete, lanciati dietro al maggior numero possibile di interpretazioni. L’unica costante? L’originalità . E quanto a questa, Robert X Cringely probabilmente vince il primo premio.
Il lungo ragionamento del giornalista americano sul perché Apple abbia deciso di fare switch verso Intel arriva a conclusioni molto particolari, infatti. Secondo Cringely Intel è fortemente delusa da Microsoft che non riesce a portare valore alla coppia storica dell’informatica personale (chiamata un tempo “Wintel”) ritardando l’uscita di nuovi sistemi operativi oppure lanciandosi in partnership con Ibm per quanto riguarda il promettente mercato delle console con Xbox 360.
Apple dal canto suo avrebbe avuto numerose alternative tecnologiche, sia restando con Ibm che spostandosi anche verso Amd. Su tutte, quella con Intel è dettata da motivi strategici di business piuttosto che dalle tattiche delle roadmap tecnologiche. Il motivo sarebbe sposare un settore altamente innovativo – Apple – in grado di garantire margini crescenti, fluidità , velocità sul mercato, ma soprattutto aprire la porta a un ambizioso piano: la fusione.
Attraverso l’acquisto di Apple, secondo Cringely, infatti, Intel potrebbe finalmente emanciparsi da Microsoft e giocare una sua partita sia nel settore del Pc che, soprattutto, nel settore della convergenza digitale casalinga dove Apple ha gli strumenti per proporsi come un player di eccezione e dove i prodotti sinora lanciati con tecnologia Intel (media center) hanno fallito, mentre l’unico caso di successo (Xbox) non appartiene più all’orizzonte tecnologico della casa di Santa Clara.
La fusione avverrebbe, sostiene Cringely, attraverso uno scambio di azioni e la nuova azienda potrebbe giocare un ruolo di tutto rilievo nella costruzione del futuro dell’informatica. Su questo, l’ultima domanda alla quale risponde il giornalista è relativa a cosa farà Steve Jobs. Dopo aver sconfitto Bill Gates, lanciando il più grande guanto di sfida e raccogliendo l’incasso dello scontro, Steve si dedicherebbe a un nuovo lavoro ancora inedito: l’amministratore delegato del frutto di un’altra fusione che Cringely vede inevitabile: quella Pixar, Disney, Sony Media Company.
Il giornalista chiude affermando: “Ricordate, l’avete letto per la prima volta qui!” Vedremo se si riuscirà a leggere anche nelle cronache dei giornali…