In Italia, Francia, Spagna, Grecia e Danimarca sarà possibile testare il prototipo dell’app europea per la verifica dell’età che mira a proteggere i minori online. Lo ha riferito la Commissione europea che ha rilasciato il prototipo dell’app che permette la verifica dell’età, in un contesto di crescente preoccupazione a livello globale per l’influenza dei social media sulla salute mentale dei bambini.
L’app in questione è costruita sulla base delle stesse specifiche tecniche del portafoglio digitale europeo che dovremmo vedere il prossimo anno (l’European Digital Identity Wallet, in italia IT-Wallet). Le cinque nazioni che fanno parte del test potranno personalizzare il modello in base a specifiche esigenze, integrando la funzionalità in app nazionali, oppure offrirla separatamente.
L’esecutivo dell’UE ha messo a disposizione i componenti open source e le linee guida per le piattaforme online per la protezione dei minori, in osservanza a quanto previsto dal Digital Services Act (DSA). Questo importante atto legislativo obbligherà aziende quali Alphabet (Google), Meta (Facebook, Instagram, WhatsApp), ByteDance (TikTok) e altre a fare di più per contrastare contenuti illeciti e dannosi.
Aziende quali X di Elon Musk, TikTok e Meta, oltre a vari siti che propongono contenuti per adulti, sono già oggetto di indagini da parte delle autorità di regolamentazione UE per verificare la loro conformità al DSA.
Il compito dei test in Italia è affidato all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM). Quando la verifica dell’età diventerà obbligatoria, i fornitori dei servizi per adulti dovranno chiedere agli utenti di confermare la maggiore età. I siti web riceveranno la prova che l’utente ha più di 18 anni, senza indicazioni relative a età e altri dettagli.
Nelle linee guida sono indicate diverse raccomandazioni, inclusa la necessità di ridurre l’esposizione dei minori alle pratiche che possono stimolare comportamenti di dipendenza, offrire la possibilità di bloccare o silenziare gli utenti, assicurandosi che non possano essere aggiunti ai gruppi senza il loro esplicito consenso.
Ancora, si raccomanda alle piattaforme di configurare gli account dei minori come privati per impostazione predefinita, in altre parole non renderli visibili a utenti che non sono presenti nella loro lista di amici per ridurre al minimo i contatti indesiderati.

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