Forse è per questo che anche ieri il titolo Apple al Nasdaq ha fatto segnare un nuovo picco storico a fine contrattazione, 77,53 dollari, è un evidente segno del successo vendere tutto quanto prodotto di un nuovo modello.
Meno positivo è che esaurito il primo quantitativo di Mac mini e iPod shuffle, tutti i possibili clienti dei nuovi prodotti Apple che vogliono acquistarli devono tornarsene a casa a mani vuote.
Secondo Gene Munster della Piper Jaffray, società di analisi finanziarie, in nessuno dei 98 AppleStore presenti sul territorio statunitense è disponibile sugli scaffali un solo iPod shuffle: tutto già venduto e le liste d’attesa di chi lo ha prenotato sono ormai la prassi; alcuni negozi avrebbero confermato l’esistenza delle stesse per entrambe i modelli da 512 MB o 1 GB.
Pare che la gran parte degli addetti o manager degli AppleStore non abbia la benché minima idea di quando Apple invierà loro nuovi iPod shuffle. Altri, pochi, hanno risposto che entro un paio di settimane arriveranno alcuni pezzi da mettere in vendita.
Per quel che riguardo il Mac mini il report di Piper Jaffray dice che sono presenti solo esigue quantità presso alcuni negozi di Apple.
Le liste d’attesa (che ovviamente non sono pubblicizzate nel negozio) fanno registrare una media di 120 clienti per l’iPod shuffle in ogni AppleStore e 18 per un Mac mini. Agli AppleStore suggeriscono ai clienti delusi di piazzare un proprio ordine sul sito dell’AppleStore.
AppleStore online ad oggi segnala i seguenti periodi d’attesa (presunti/iniziali, salvo ritardi) per il nuovo hardware di Apple: 2/3 settimane per un iPod shuffle 512 MB, 3/4 settimane per un iPod shuffle 1 GB o per un Mac mini.
Forse per la fine di febbraio i produttori asiatici faranno pervenire nuovi quantitativi massicci di iPod shuffle e Mac mini ai rivenditori, per lo meno statunitensi.
Come spesso accade l’unico commento che si sente/legge è: “la domanda iniziale ha ecceduto le previsioni di Apple”.
Il fenomeno si è verificato sin da subito come testimoniano i nostri servizi dall’AppleStore di San Francisco immediatamente dopo l’annuncio ufficiale fatto da Steve Jobs al Macworld Expo e poi a Honolulu, Hawaii presso l’AppleStore cittadino, ma anche presso il maggior rivenditore informatico generalista, CompUSA.
Non è la prima volta che accade all’alba di prodotti (specialmente il Mac mini) che finalmente potrebbero traghettare molti utenti Win verso il mondo Mac.