E’ considerata la Rolls Royce delle distribuzioni di Linux. La più autorevole, tecnicamente evoluta, strutturalmente raffinata. Si chiama Debian ed è una delle distribuzioni-base (nel senso che altre utilizzano Debian adattandola a particolari scopi e customizzandola a seconda della bisogna) del sistema operativo Gnu-Linux. Ovviamente, è arrivata su Mac mini. Nota un appassionato, infatti, che è possibile installarla e che funziona alla grande. Tutti i dettagli in inglese su questa pagina, che ne parla nel dettaglio.
Ma non c’è solo il mondo del software che guarda a Mac mini. Ci sono anche quelli che hanno deciso di “mettere mano” al giocattolo economico lanciato da Apple e renderlo ancora più personalizzato. Passati i tempi di quelli che volevano aprire il case, buttare via tutto e sostituirlo con un Pentium, adesso ci sono quelli che vogliono inserire il Mac mini dentro un case di Pc. Ovviamente ci riesco, come si può vedere partendo da qui.
Non è l’unico caso di “rimaneggiamento” del Mac mini. C’è chi si è chiesto se fosse un bene basarsi sull’hard disk interno fornito da Apple, tipicamente di quelli in dotazione ai portatili con dimensione da 2,5 pollici e velocità di rotazione di 4200 rpm, e ha deciso che valeva la pena cercare di passare a un disco da computer fisso standard: 3,5 pollici e velocità di rotazione da 7200 giri al minuto. Detto fatto, come si spiega qui, ad opera sempre dello stesso gruppo di appassionati australiani di prima. Ma gli esempi su Internet in queste ore si moltiplicano, e noi continueremo a segnalare i casi più interessanti di “personalizzazione” del Mac mini.
