Non si è conclusa nella giornata di ieri l’udienza del giudice Motz, incaricato di giudicare la correttezza dell’accordo tra Microsoft e i privati, per il sanamento del centinaio di cause pendenti.
La serie di testimonianze continuerà anche nella giornata di oggi. Lo ha annunciato la corte al termine della seduta che si sta tenendo a Baltimora. Lo scopo del prolungamento è offrire altre possibilità di presentare documenti a supporto o contro la mediazione che, lo ricordiamo, prevede la donazione di 1 miliardo di dollari di software e hardware a favore delle scuole povere d’America.
Tra i protagonisti della giornata di ieri anche Apple che ha rilasciato nuove dichiarazioni contro l’accordo.
“La competizione nel settore didattico – ha detto la consigliere generale di Apple Nancy Heinen facendo riferimento ad alcuni argomenti già portati nei giorni scorsi – è molto forte. Non c’è alcun motivo di dare un incentivo ad monopolista”. Secondo Apple la mediazione fornirebbe a Microsoft un vantaggio scorretto in un mercato dove i Mac sono più usati dei PC.
Microsoft ieri ha contraddetto queste affermazioni sostendo che l’accordo è sostanzialmente neutrale sotto il profilo delle piattaforme. Andare oltre, come ad esempio dare denaro invece di software, significherebbe penalizzare le scuole stesse che avrebbero meno di quello che possono ottenere con la donazione di pacchetti e hardware.