Lentamente ma inesorabilmente Napster scivola verso il baratro. Lo sostengono alcune fonti di Internet secondo le quali la società , leader pionieristica nel campo del file swapping e dello scambio di file audio in Peer to Peer, sarebbe vicina a dichiarare lo stato di bancarotta fallimentare.
Un colpo decisivo in questo senso sarebbe stato il rifiuto da parte degli azionisti di dare l’assenso alla proposta d’acquisto del gigante dei media Bertelsmann. La società tedesca, da ormai molti mesi una delle poche realtà dell’industria musicale vicina a Napster, ha sempre creduto di poter trasformare lo scambio di file audio in un business credibile e legale. Al contrario molti altri colossi hanno combattuto fieramente contro Napster ottenendo una ingiunzione alla sospensione del servizio.
Dopo la cancellazione del possibile accordo con Bertelsmann il CEO Konrad Hilbers ha annunciato le sue dimissioni facendo seguito ad una uguale decisione presa da Shawn Fanning, il vero e proprio fondatore di Napster. Fonti vicine alla società sostengono che ai dipendenti è stato chiesto di dimettersi o di prendere una settimana di vacanza non pagata.
Se Napster dovesse realmente dichiarare bancarotta Bertelsmann, che vanta crediti nei confronti della società statunitense per milioni di dollari, potrebbe comunque entrare in possesso delle tecnologie e delle risorse di Napster, senza sborsare nulla ma semplicemente chiedendo una ingiunzione del tribunale.
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Napster verso il fallimento
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