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Nel trimestre di Apple tanto iPod ma anche una Tigre che ruggisce

Nonostante il bilancio di Apple non presenti più il dettaglio delle macchine vendute, limitandosi a presentare i numeri suddivisi per desktop e per macchine portatili, i dati presentati a dettaglio del bilancio fiscale sono abbastanza chiari: Apple ha avuto ancora un ottimo trimestre fiscale praticamente sotto ogni aspetto: laptop e macchine tradizionali, software e business musicale, sono tutti andati al di là  delle previsioni.

Le CPU, ad esempio, fanno segnare una crescita complessiva del 35% in fatto di unità , un dato largamente superiore a quello della media del mercato, assestata intorno al 10%, corredata da un +24% che è anch’esso più alto della media del mercato e questo nonostante la presenza nella gamma di una macchina a basso costo (Mac mini) che lo scorso anno non c’era. Proprio il Mac mini, oltre al rinnovo dell’iMac, potrebbe essere responsabile della sorprendente crescita del mercato dei desktop (+65% rispetto al 2004 e +13% rispetto al trimestre precedente). Salgono, ma meno del dato medio del mercato, i portatili (+8% rispetto allo scorso anno e +7% rispetto al trimestre precedente in fatto di unità ; +3% e +4% per il fatturato). Il dato non entusiasmante potrebbe essere dovuto ad un forte calo delle vendite di iBook di cui si attende ormai da tempo il rinnovo.

Se le vendite dei computer sono andate bene, altrettanto, se non ancora meglio, è andata per il settore musicale.

Gli iPod hanno fatto segnare l’eccezionale dato di 6.115.000 di unità  vendute nel trimestre che comparato rispetto allo scorso anno significa un +616% e rispetto allo scorso trimestre un +16%. Questo quanto gli analisti pensavano ad un raffreddamento con un dato non superiore ai 5,5 milioni e qualcuno che si è spinto persino ad ipotizzare un calo delle vendite rispetto al trimestre precedente. L’introduzione sul mercato dell’iPod shuffle non sembra avere prodotto un danno molto importante ai profitti se è vero che il fatturato cresce del 9% rispetto al trimestre precedente ma del 343% rispetto allo scorso anno. Complessivamente iPod ha prodotto nel trimestre 1,1 miliardi di dollari di fatturato, non troppo distante dagli 1,5 miliardi di dollari che raggiunge il settore dei computer. Se si somma al fatturato determinato dall’iPod a quello degli altri prodotti musicali che, in pratica, significa iTunes Music Store, la musica digitale produce 1,34 miliardi di dollari, praticamente il 40% dell’intero fatturato di Apple.

A proposito del negozio di musica on line va detto che è difficile valutare esattamente le sue prestazioni per il fatto che non ci sono dati specifici, ma la crescita del 12% della voce “Other Music Products” che include il fatturato del negozio e che arriva a 241 milioni di dollari (lo scorso anno erano appena 73) è un indicatore piuttosto attendibile di un successo che non sembra ancora arridere ad altri. Peter Oppenheimer ha confermato l’impressione che giunge dalla cifre sottolineando che Neilsen Soundscan attribuisce ad iTunes Music Store una percentuale in crescita del mercato della musica legale fissando iTunes Music Store all’80%.

Anche in questo caso il risultato potrebbe essere dovuto al successo dell’iPod che continua ad avere complessivamente (versioni con HD e versioni basate su flash) il 70% del mercato.”Il nostro più vicino concorrente – ha detto Oppenheimer – ha solo il 5%”. Impressionante anche il dato dei negozi mondiali che vendono iPod: 25.000, 4000 in più rispetto al trimestre precedente. Tim Cook, responsabile mondiale delle vendite, ha spiegato che l’espansione è dovuta in buona parte al fatto che i supermercati Wal-Mart sono tra i canali usati da Apple. Il 90% dei punti di grande distribuzione, i più popolari e capillari negli USA, hanno ora iPod.

Ma la musica, secondo quanto si è appreso nel corso della presentazione dei risultati fiscali non è stata la sola trionfatrice del trimestre. Anche Tiger ha dato un grande contributo stabilendo un record di rilievo: diventare il prodotto software di maggior successo della storia di Apple. L’aggiornamento, le cui vendite sono state largamente superiori alle attese, ha prodotto 100 milioni di dollari di fatturato del totale di 345 milioni della voce “software”. Grazie ai buoni risultati del software Apple ha potuto incrementare anche i margini lordi portandoli dal 27,8% al 29,7%. I profitti generati dal software sono significativamente più altri rispetto a quelli dell’hardware.

Buoni anche i dati che vengono da quasi tutte le “region”: cresce l’Europa, significativamente rispetto allo scorso anno (+48% in unità , +83% in fatturato), meno rispetto al trimestre precedete (+3% in unità , +5% in fatturato). Piuttosto buono anche il dato americano (+26% in unità , +71% in fatturato), male invece il Giappone che perde sia in fatto di unità  sia in termini di fatturato rispetto al trimestre precedente mentre al confronto con lo scorso anno aumenta il fatturato mentre perdono terreno unità . Le vendite a livello internazionale rappresentano il 39% del fatturato di Apple.

Il settore retail, ovvero i negozi, hanno conseguito un fatturato di 555 milioni di dollari e venduto, ha detto Apple, 144.000 CPU, le stesse del trimestre precedente, ma il 97% in più dell’anno scorso. Apple ha avuto 8900 clienti per negozio ogni settimana; entro fine anno i punti vendita gestiti direttamente saranno 125.

Per il trimestre i corso Apple si attende profitti e un fatturato sostanzialmente identici a quelli del trimestre appena terminato, questo perché, ha detto Oppenheimer, il traino del software che ha dato moltissimo al trimestre, è destinato ad esaurirsi. Secondo Apple anche la migrazione ad Intel, dice Cupertino, potrebbe avere qualche effetto di raffreddamento delle vendite.

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