Apple potrebbe ottenere qualche beneficio se le posizioni degli Stati che si oppongono all’accordo tra DOJ e Microsoft venissero accettate dal giudice che sovraintende al caso.
I nove stati che non hanno accettato il documento e che hanno deciso di continuare la causa, infatti, tra le proposte avanzate alla corte hanno incluso la necessità che Microsoft continui ad offrire Office anche per Mac estendendo il termine di cinque anni che Apple e Redmond aveva raggiunto qualche anno fa e che sulla carta sarebbe ora scaduto. In base ad alcune testimonianze si apprese proprio nel corso del processo contro Microsoft che la produzione di Office era stata usata come “arma” per avere da Apple, tra le altre cose, l’installazione di IE su tutti i Mac.
In realtà la prosta degli Stati, se accettata, finirebbe unicamente per rendere obbligatorio “per legge” quello che è oggi un fatto imposto dal mercato. La produzione di Office per Mac si è dimostrata largamente giustificata dalle richieste dei clienti e ben difficilmente oggi Microsoft potrebbe decidere di sospenderne lo sviluppo che porta in cassa un consistente flusso di denaro.
Più indigesto per Microsoft potrebbe essere l’obbligo di offrire supporto a Java, supporto che è stato sospeso in Windows dopo un violento faccia a faccia con Sun sfociato anche in una causa legale. In base a quella vicenda al momento Microsoft ha smesso di offrire Java nei suoi sistemi operativi.
http://money.cnn.com/2001/12/07/technology/microsoft_competitors/
(Money CNN)