Troppo punitivo per chi scarica musica da Internet per semplice uso personale e poco chiaro il quadro normativo. Per questo Altroconsumo non firmerà il Patto di Sanremo, l’accordo che dovrebbe stabilire le linee guida per l’adozione di codici di condotta ed azioni per la diffusione dei contenuti digitali nell’era di Internet presentato dai ministri Stanca, Urbani e Gasparri.
A rendere nota la posizione dell’associazione dei consumatori, una nota diffusa alla stampa a poche ore di distanza dalla conferenza stampa che dovrebbe fare il punto sulla situazione, redendo noti nel dettaglio i contenuti dell’accordo.
Secondo Altrconsumo «Il quadro giuridico che regolamenta il settore è ancora indeterminato. Parlare di codici di condotta o ipotizzare campagne di comunicazione, quando ancora le regole del gioco non sono state fissate, è prematuro e demagogico» «Prima – ha dichiarato Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo – dovrà essere individuata la linea di demarcazione tra il fenomeno della diffusione abusiva di contenuti attraverso Internet e il diritto alla copia privata per il consumatore. Siamo contrari a criminalizzare indistintamente attività quasi sempre non soggette a sanzioni penali e in alcuni casi esenti anche da sanzioni amministrative” ha concluso Martinello.
Già un anno fa, quando il decreto Urbani era in discussione in Parlamento, Altroconsumo aveva chiesto un confronto aperto tra istituzioni, major discografiche e cinematografiche, internet service providers e consumatori per individuare nuove regole che consentano la creazione di un mercato legale della condivisione di file audiovisivi in Rete. «Il confronto – secondo Altroconsumo – non è avvenuto e la commissione interministeriale non ha ottenuto risultati apprezzabili. Le nuove regole, ad oggi, non sono state create»
Secondo l’associazione sarebbero da rivedere «anche il sistema dell’equo compenso quando vi siano misure teconologiche di protezione e la possibilità di dialogo tra piattaforme per la musica on-line e lettori digitali di ogni tipo. Altroconsumo da sempre riconosce il diritto d’autore e i diritti connessi, a condizione che non sia penalizzato il diritto dei consumatori alla fruizione, continuando a favorire la diffusione di nuove opere e tecnologie»