Il rumoreggiato, favoleggiato, fantasticato “telefono Apple” è forse dietro l’angolo.
A fare apparire più concreta quella che ormai aveva più l’aria di una leggenda metropolitana non sono gli ormai stucchevoli, anche se a volte originali, lavori in Photoshop o le renderizzazioni di fantasia di qualche hobbista giapponese innamorato della Mela, quanto alcune ufficialissime dichiarazioni di Eddie Cue rilasciate alla versione on line di Forbes . Il responsabile del gruppo di lavoro che in Apple si occupa di applicazioni (tra cui iTunes) getta una nuova luce e costruisce uno scenario finalmente credibile intorno ad un prodotto che sarà molto diverso da come molti hanno sognato ma non per questo risulterà meno interessante.
Il primo punto, quello di partenza e il più rilevante, è che non sarà Apple a costruire e commercializzare il telefono, ma Motorola. Il secondo è che il telefono avrà come caratteristica principale e distintiva quello di essere utilizzabile per scaricare e ascoltare audio acquistato su iTunes Music Store rientrando nella noto patto stipulato a luglio tra Schaumburg e Cupertino.
A disegnare questa prospettiva, come accennato, è lo stesso Eddie Cue secondo cui l’accordo in base al quale Cupertino avrebbe realizzato un iTunes in grado di funzionare sui cellulari di Motorola produrrà presto frutti concreti. “Avevamo detto * spiega Cue * che nella prima metà del 2005 avremmo avuto qualche cosa da mettere sul mercato. Stiamo rispettando la tabella di marcia e presto potremmo avere qualche cosa da mostrare”. Che cosa sia questo “qualche cosa”, Cue non lo dice, ma appare chiaro che sarà proprio il telefono con una versione “mini” di iTunes in grado di leggere audio acquistato (ovviamente da iTunes Music Store) utilizzando un computer.
In sé questa non sarebbe propriamente una novità visto che proprio ad un prodotto di questo tipo avevano fatto riferimento Jobs ed Edward Zander, CEO di Motorola, nella famosa conferenza stampa congiunta di luglio. Meno scontato è il fatto che Apple, come pare dalle dichiarazioni di Cue, possa avere lavorato assai strettamente accanto a Motorola per produrre un dispositivo che possa rientrare nel target di mercato di iPod. Un cellulare di fascia intermedia orientato al mondo consumer con un costo che non sarà quello dei cellulari “top” e che potrebbe rappresentare un perfetto accessorio per il player.
Una scelta di questo tipo pare logica e fruttuosa per tutte e due le parti. Un cellulare da 250/300 euro marchiato Motorola, costruito da Motorola e commercializzato da Motorola, ma in grado di interfacciarsi con iPod e un computer caricando audio e canzoni potrebbe divenire un must per tutti i possessori del player e i clienti di iTunes Music Store generando volumi di vendita considerevoli per la casa delle alette. A sua volta Apple potrebbe proporlo proprio come accessorio “integrabile” nell’ecosistema di iPod (e del Mac per chi ne possiede uno) e come tale capace di innalzare ulteriormente il valore dell’immagine oltre che le funzionalità di iPod.
In pratica, insomma, saremmo di fronte a quell'”iPhone”, il “Mac-cellulare” che tanti ci hanno propinato in tutte le salse, privato di tutti gli svantaggi che lo rendevano poco credibile: dalla prospettiva per Apple di concorrere in una nicchia affollatissima passando per i problemi di ingegnerizzazione per finire con la concorrenza con marchi molto conosciuti che la schiaccerebbero dal punto di vista dell’immagine. In cambio Apple potrebbe avere un cellulare di riferimento cui orientare i suoi clienti, sia Mac che quelli di iPod e presentare iTunes Music Store come un servizio innovativo, capace di integrarsi anche con i cellulari.
Se non siamo di fronte solo a nuove fantasie ma allo scenario che ci attende, molte sarebbero ancora le domande che ci si potrebbe porre. Dalle specifiche dell’hardware (quali memorie utilizzerà ? Quanta sarà la capacità ? Sarà compatibile con quali standard di telefonia?) a quelle dei canali di vendita (sarà commercializzato solo da Motorola nella sua rete di vendita o apparirà anche nei negozi Apple?). Domande a cui non è facile e, probabilmente, neppure molto lecito dare una risposta in quanto si andrebbe molto al di là dei limiti della supposizione per sconfinare nell’immaginazione nuda e cruda. Comunque chi chi ritiene questa prospettiva credibile e non vede l’ora di sapere tutto e, magari, avere per le mani il cellulare “Mactorola” si segni la data del 10 gennaio, giorno d’apertura del Macworld di San Francisco. In quell’occasione potrebbe esserci qualche annuncio di loro interesse.
