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Recensione Oukitel K10, possente e con autonomia infinita

Se da un lato ci sono smartphone sempre più sottili e potenti, che guardano particolarmente al lato estetico, cercando di minimizzare cornici ed eliminare elementi antiestetici, dall’altra ci sono i “rugged phone”, massicci, imponenti e resistenti, spesso con una batteria che ne fa lievitare il peso, ma ne assicura un’autonomia senza eguali. E’ il caso di Oukitel K10, il terminale in pelle di vitello sul retro, testato da Macitynet.

E’ chiaro, se si parla di estetica, Oukitel K10 non riesce a tenere il passo con i più moderni smartphone presenti sul mercato. E’ davvero grande e pesante, con dimensioni di 167,4 x 78,5 x 13 mm e un peso di 283,5 grammi. Tenerlo in tasca non è impossibile, ma di certo non è un peso piuma. Anche in mano, durante l’utilizzo, il peso si fa sentire, e lo spessore di 1,3 centimetri non passa inosservato. Al netto dei gusti personali, nella categoria rugged, è comunque tra i più minimali, con viti in bella vista sulla cornice, ma con una parte frontale abbastanza minimale e pulita, dove svetta il grande schermo da 6 pollici. Chiunque fosse alla ricerca di un terminale esteticamente alla moda, dovrà stare lontano dall’intera categoria dei rugged phone, compreso da questo Oukitel K10, che ha dalla sua caratteristiche che non mirano alla bellezza esteriore. Ciò nonostante, sulla parte posteriore, il terminale impiega pelle di vitello, con un design che ricorda la linea Vertu, con una sorta di gagliardetto all’interno del quale è incluso il doppio modulo fotografico.

oukitel k10

Batteria e Autonomia

Prima ancora di analizzare tutte le caratteristiche tecniche, come siamo soliti fare in corso di recensione, è bene focalizzare l’attenzione sul motivo principale che potrebbe convincere l’utenza all’acquisto del terminale: la batteria. A livello nominale l’utente si ritroverà in mano con una batteria da 11.000 mAh, praticamente una vera e propria power bank portatile. E’ questo che ne fa lievitare il peso a dismisura, ma al tempo stesso garantisce fino a 3 giorni di utilizzo.

Naturalmente, l’autonomia dello smartphone cambia a seconda dell’utilizzo, ma in generale questa 11000 mAh ora funziona davvero bene. Dopo un primo giorno di utilizzo (comprensivo di setup iniziale e ripristino di tutte le app dall’account Google), con uso massiccio di WhatsApp e giochi (nel caso specifico Clash Royale), la batteria si attestava ancora al 70%. Peraltro, nelle 24 ore segnalate dagli screen in basso, si segnala anche il periodo notturno in standby con terminale comunque attivo. La maggiore preoccupazione quando si tratta di batterie cinesi è relativa al drenaggio improvviso, e ad una scarica non sempre costante.

Primo giorno di utilizzo

Fortunatamente Oukitel K10 non ha di questi problemi, segnale evidente che anche a livello software vi è stata una buona ottimizzazione del sistema. Per scaricare completamente la batteria ci siamo dovuti impegnare davvero tanto, trasformando quasi il terminale in una console da gioco portatile, dunque sfruttando a dovere CPU e GPU. Durante la nostra prova, per scaricare completamente il dispositivo, abbiamo dovuto attendere oltre 2 giorni e mezzo. Con un uso normale, siamo certo che Oukitel possa portare a superare i 3 giorni, proprio come dichiarato dal produttore.

Secondo giorno di utilizzo

Quanto alla ricarica, utilizzando il caricabatteria e il cavetto in dotazione, siamo riusciti a riportare il terminale al 100% in poco più di 2 ore e 20 minuti. Si tratta di un ottimo risultato, considerando la potenza nominale di 11.000 mAh; il risultato è possibile, però, utilizzando solo la dotazione presente all’interno della confezione, dove è presente, oltre al cavo USB C, anche una presa di corrente 5v/5A.

Terzo giorno di utilizzo

Batteria e autonomia, inutile negarlo, è il motivo principale per la scelta di questo terminale, che permette di essere utilizzato per l’intero fine settimana, senza dover star dietro a cavi di alimentazione o batterie esterne.

Caratteristiche tecniche

La scheda tecnica è da medio gamma, in cui risaltano comunque 6GB di RAM e, almeno sulla carta, i dati della fotocamera (che nel quotidiano restituisce foto solo sufficienti). Oukitel K10 ha uno schermo da 6 pollici, con tecnologia LCD, e un aspect ratio 18:9, con risoluzione Full HD+ (1.080 x 2.160 pixel). La CPU è una MediaTek Helio P23 (MT6763), octa-core fino a 2,0 GHz, affiancata da una Mali-T880. Fotocamera posteriore da 21 MP + 8 MP con apertura f/2.0 e flash, fotocamera frontale da 13 MP + 8 MP con flash. A livelli di connettività il terminale è dual SIM, 4G, LTE, WiFi 802.11 b/g/n, Bluetooth 4.2, GPS, USB-C, NFC, e supporto OTG. Sulla batteria, vera protagonista, si è già detto: 11.000 mAh con ricarica rapida 5V/5A. Tra le altre caratteristiche, non mancano  sensori di gravità, prossimità, luminosità, giroscopio, lettore d’impronte e, addirittura, una sorta di Face ID sul quale si tornerà in un secondo momento.

Nell’uso quotidiano non si avvertono rallentamenti e il terminale permette di sfruttare l’intero ecosistema Android senza particolari limitazioni. Si naviga bene, tutte le app di messaggistica funzionano, le notifiche sono sempre puntuali, anche i giochi da noi testati si sono avviati senza alcun problema e, in generale, l’interfaccia grafica è sempre fluida. Diventa un po’ più pesante, con qualche piccolo lag, nel momento in cui si attiva la modalità ad una mano, che riduce la dimensione delle schermate, così da poter raggiungere qualsiasi punto della UI con un dito. Grazie ai 6GB di RAM, anche con parecchie app aperte in background, il terminale è sempre abbastanza reattivo.

Presente, come già accennato, sensore di impronte digitali, posto sul retro sotto il doppio modulo fotografico, oltre allo sblocco Face ID: attivando quest’ultimo si disattiverà automaticamente quello con le impronte digitali. La dicitura Face ID, come facilmente immaginabile, è più un richiamo di marketing, che non una caratteristica realmente utilizzabile. Dopo aver effettuato la scansione del nostro volto con occhiali, il terminale ha faticato a riconoscerci senza occhiali, anche in buone condizioni di luce. Insomma, non è un sistema di sblocco sul quale poter fare affidamento nel tempo. Il Touch ID funziona leggermente meglio: non è veloce, ma sblocca il terminale 7 volte su 10, a patto di appoggiare il dito in modo impeccabile.

Il display è molto luminoso, forse un po’ troppo, anche quando si abbassa al minimo la luminosità. Rimane sempre poco contrastato, come se fosse leggermente abbagliato, in qualsiasi condizione. Nel complesso non è affatto male, e piacerà sicuramente a chi ama colori brillanti, e luminosità particolarmente alte. La luminosità adattiva non funziona particolarmente bene, sembra un po’ pigra e lenta nel regolare il livello di luminosità.

A livello di ricezione non abbiamo riscontrato problemi di alcun tipo, né tantomeno cali di segnale: abbiano navigato, come di consueto, in 4G, quali che siano stati i nostri spostamenti. L’audio in capsula è buono, le conversazioni sono molto pulite. Per quel che concerne lo speaker, offre un volume particolarmente alto, l’audio non è molto corposo, ma anche come speaker Oukitel K10 funziona abbastanza bene: anche in questo caso la batteria assicurerà una riproduzione musicale piuttosto longeva.

Fotocamera

Lasciando stare i numeri sulla carta, Oukitel K10 non sostituirà di certo una compatta, né potrà equivalere i medio gamma più costosi. Ad ogni modo, in ottime condizioni di luce riesce ad effettuare scatti sufficienti. La messa a fuoco è particolarmente lenta, ma funziona. Quando si scatta, i colori sono tarati verso tonalità scure, sia quando si guarda l’immagine sul display, sia quando la si apre al computer. La camera anteriore non è particolarmente performante, e anche se con flash, i selfie al buio sono sicuramente insufficienti. Al solito vi lasciamo con una carrellata di foto scattate con questo terminale, che non ha nel reparto multimediale uno dei punti di forza.

Conclusioni

Oukitel K10 ha una batteria, e un’autonomia, esagerata. E’ questa la caratteristica che deve pesare nella scelta del terminale. E’ pesante, ingombrante, ma dura anche 3 giorni. A livello di caratteristiche tecniche è in linea con i medio gamma, e nel quotidiano si lascia utilizzare senza alcun problema.

Sul sito ufficiale viene proposto a 249 euro; il link rimanda allo store GearBest, dove è disponibile in nero, o con inserti dorati.

PRO

  • Batteria e autonomia
  • Prestazioni nella media
  • Display 18:9
  • Modalità uso a una mano
  • Funzione OTG
  • Ricarica abbastanza rapida

CONTRO

  • Ingombrante
  • Reparto multimediale sottotono
  • Face ID inutile
  • Touch ID non velocissimo
  • UI di alcune app obsoleta

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