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T-Mobile USA lancia iPhone e dice stop ai sussidi

A oltre 5 anni di distanza dal lancio del primo iPhone, anche T-Mobile ottiene il suo momento di gloria marchiata Apple: iPhone 5, iPhone 4S e iPhone 4 saranno finalmente disponibile anche per gli utenti T-Mobile USA a partire dal prossimo 12 aprile (con pre-ordini disponibile dal 5 aprile), giorno in cui lo smartphone di Cupertino sarà ufficialmente in vendita su tutti i quattro principali network americani.

Dal punto di vista hardware l’unica differenza riguarda la tecnologia AWS, uno spettro di banda aggiuntivo che viene usato per ampliare il servizio radio cellulare; negli USA viene impiegato da T-Mobile per il 3G e risulta quindi una modifica fondamentale per il network mobile di Deutsche Telekom.

L’aspetto più interessante, però, è il modello di vendita: come preannunciato, T- Mobile non offrirà il solito contratto “all’americana” che vincola gli utenti ad almeno due anni di fedeltà. L’operatore, che consentirà di acquistare gli smartphone a prezzo pieno, oppure di rateizzare l’acquisto lungo i 24 mesi successivi, così come accade già in Italia.

Un iPhone 16GB 5 sarà venduto con un anticipo di 99 dollari con rateizzazione in 24 mesi di pagamenti da 20 dollari al mese; allo stesso modo, l’iPhone 4S avrà un costo di 69,99 iniziali più 20 dollari al mese e iPhone 4 avrà un costo di 14,99 dollari, più 15 dollari al mese. A questo punto l’utente potrà scegliere il suo piano tariffario preferito.

Dal punto di vista economico forse nel complesso il risparmio non è così eccessivo rispetto agli altri operatori; la differenza è però nell’assenza del legame contrattuale, che consentirà di cambiare senza problemi piano tariffario o anche il proprio dispositivo, a patto ovviamente che si porti a termine il pagamento del telefono comprato.

Inoltre il modello di T-Mobile probabilmente contribuisce ad alleggerire l’operatore dell’ormai pesante “Apple Tax” ovvero gli ingenti costi dei cellulari che solitamente il carrier doveva sobbarcarsi per riuscire ad offrire lo smartphone della Mela ad un prezzo competitivo, salvo poi dover recuperare il debito sugli utenti, attraverso il modello a contratto.

Questa decisione di marketing potrebbe avere un importante impatto sul mercato della telefonia mobile USA, che ad oggi è massicciamente connessa ai contratti e ai telefoni sovvenzionati: la decisione di T-Mobile potrebbe essere la prima vera sfida a questo modello che fino ad oggi si è mostrato molto popolare ma che con il crescere dei prezzi dei terminali, ha determinato squilibri e problemi nei bilanci degli operatori mobili.

Resta da vedere che cosa accadrà ad iPhone che fino ad oggi, come abbiamo accennato questa mattina, ha beneficiato non poco di questa politica, potendosi presentare al pubblico con una formula che ne mascherava il vero costo.

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