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Cautela tra gli analisti

Prevale la cautela tra gli analisti dopo la presentazione dei risultati fiscali di Apple.
Nonostante la società  di Cupertino, infatti, sia riuscita ancora una volta a battere le previsioni restano ineluttabili alcuni ostacoli che potrebbero diventare veri e proprio blocchi sulla strada, già  di per se in salita, del titolo AAPL.
Il primo ostacolo è di natura generale. Il mondo dell’IT è in una spirale di crisi che non accenna a dipanarsi. In particolare il settore consumer, come non si stanca di ripetere CNNFN che qui negli USA sta “coprendo” la notizia con attenzione, è tra quelli che presentano il maggior grado di incertezza e buona parte del business di Apple si rivolge in quell’ambito. Non a caso mentre il mercato dei PC è calato da anno a anno intorno al 20% quello di Apple è sceso di quasi il 43%. Il timore degli osservatori del mercato è che Apple potrebbe non essere in grado di mettere a segno alcun significativo incremento di vendite e di profitto nei prossimi mesi proprio a causa di questa persistente crisi.
Parallelamente molti siti dediti ai commenti e alle analisi finanziarie appaiono molto sospettosi anche sulla capacità  da parte di Cupertino di fare proposte importanti per i mesi a venire. In particolare si attende con circospezione il MacWorld di domani mattina (questa mattina in Italia) per verificare quale sia la strategia che Apple sceglierà : attuare una manovra di “aggiramento” rilasciando un prodotto interlocutorio nel settore desktop, ovvero un iMac semplicemente rinnovato, oppure presentare una macchina radicalmente diversa con contenuto tecnologico avanzato per solleticare i consumatori?
Pare che ormai molti siano convinti che Apple metterà  in atto una strategia di basso profilo e da ciò gli investitori ne hanno tratto le debite conseguenze. Il titolo AAPL dopo una impennata nel corso delle contrattazioni regolari (quasi +5%) sta ora accusando un pesante calo nel dopo seduta dove viene ora contrattato tra i 22 e i 23 dollari contro gli oltre 25 della chiusura ufficiale. Gli acquirenti sono molti meno di coloro che vendono nella convinzione che il prossimo trimestre non sarà  da urlo come ha ammesso lo stesso Anderson e se il trimestre sarà  mediocre significa che non ci saranno nuovi prodotti capaci di trainare le vendite a breve termine.

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