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Recensione Nocs NS2 Airmonitor, Airplay al massimo delle sue potenzialità

Nocs è una giovane ma innovativa azienda svedese che produce, con grande attenzione al design, cuffie e auricolari orientate essenzialmente al mondo iPhone. Tra i suoi prodotti ci sono però anche gli NS2 Airmonitors, casse forse non troppo note, ma che come le cuffie puntano al mondo della Mela, come dimostra la connettività Airplay, la tecnologia proprietaria Apple che promette (e spesso mantiene) elevata qualità audio. In questi giorni abbiamo messo alla prova la seconda versione degli NS2 Airmonitors, un aggiornamento che ha introdotto novità sostanziose, tra cui la connettività Bluetooth, il supporto di un’app che semplifica le procedure di settaggio e la connessione diretta ad iPhone e iPad per l’autoconfigurazione del sistema.

Nocs NS2 Airmonitors, come sono fatte
La prima cosa che colpisce delle Nocs NS2 Airmonitors sono le dimensioni, molto ridotte, e lo stile minimalista. Le casse sono molto piccole, tanto piccole al punto da poter stare senza problemi accanto ad un computer portatile su un scrivania e il design è lineare, del tutto privo di fronzoli. Si tratta di due parallelepipedi con angoli fortemente arrotondati; i driver, due woofer da tre pollici in kevlar e due twitter da 3/4 di pollice in seta, sono completamente esposti; sul fronte, a dare una ulteriore sensazione di essenzialità, infatti non ci sono griglie. Sul retro dell’altoparlante destro troviamo le porte e i tasti. I più rilevanti per l’utente sono il bottone source (che consente di passare dalla connettività Airplay al Bluetooth), una porta di servizio USB (che serve anche a procedere con il settaggio mediante iPhone o iPad, di cui diremo più avanti), la presa jack per un ingresso analogico e il bottone di Setup. Nella confezione troviamo anche due cavi proprietari, identici ma di differente lunghezza, per collegare tra di loro l’altoparlante destro e sinistro, un cavo di alimentazione assieme all’alimentatore e niente altro.

Collegare le NS2 Airmonitors
Il collegamento, come in tutti i dispositivi Airplay, non è del tutto immediato; si deve infatti connettere il sistema alla rete Wi-Fi e poi collegare la sorgente alla stessa rete. Infine selezionare Airplay come modalità di riproduzione. Nocs ha fatto tutto il possibile per superare l’ostacolo più complesso: la connessione degli NS2 Airmonitors alla rete Wi-Fi. I metodi sono tre: collegare il dispositivo iOS alla porta di servizio, usare l’app iOS o Android, infine usare un browser per configurare la rete in maniera semi-manuale. Tutti e tre i sistemi sono abbastanza immediati anche se la nostra preferenza, per ragioni “storiche” (abbiamo seguito questa strada fin dall’inizio della storia di Airplay) e di trasparenza, è andata al terzo metodo. L’app Nocs è pure molto comoda e consente anche di aggiornare facilmente il firmware, una operazione che nella versione precedente delle NS2 Airmonitors era molto complessa. Nell’ambiente dove abbiamo svolto il nostro test erano presenti molte reti Wi-Fi, ma non abbiamo avuto molti problemi di disturbo del segnale, cosa che invece ci è accaduto in altre prove. Dopo un paio di tentativi, abbiamo agganciato la rete principale e nelle accensioni successive la riconnessione è avvenuta in pochi secondi e senza incertezze.

Come suonano
Superata la fase di collegamento, siamo andati al sodo. La prima cosa che ci è venuta in mente dopo avere fatto qualche passaggio tra le tracce che utilizziamo normalmente per mettere alla prova sistemi audio con qualche ambizione è che le Nocs NS2 Airmonitors suonano davvero molto bene, diremmo in maniera eccezionale se teniamo conto che siamo di fronte a dispositivi consumer collegati via Airplay ad un sistema digitale, anche questo consumer.

La seconda cosa che si percepisce è che queste due piccole casse sono in grado di fornire un effetto palco incredibilmente accurato anche da una distanza minima. Nel nostro caso le abbiamo collocate accanto al nostro MacBook Pro e abbiamo goduto di una spazialità e di un preciso posizionamento degli strumenti che mai abbiamo provato in accessori di questa fascia. Il meglio da questo punto di vista le Nocs NS2 Airmonitors sembrano darlo a distanze ridotte, la distanza da cui si userebbe una cassa Bluetooth, il che le rende un accessorio ideale per una scrivania o una piccola stanza.

Un secondo aspetto che si coglie fin dall’inizio è la elevatissima precisione del suono. La definizione è al top per dispositivi di questa classe; i diffusori sono in grado di riprodurre con dettaglio ogni strumento, danzando agilmente tra tutte le tonalità, dalle più basse alle più alte.

E a proposito di bassi, le casse di Nocs sono quelle che si sono più piaciute nel corso degli ultimi anni per la capacità di raggiungere frequenze davvero difficili (come in Silent Shout di The Knife o Temptation di Holly Cole) senza distorcere minimamente il suono. Anche in un un’altro brano come It Ain’t Hard To Tell di Nas, dove i bassi sono la tessitura dominante, le NS2 Airmonitors fanno un lavoro eccellente con potenza (la quantità di aria spostata è incredibile in rapporto alle dimensioni) e un suono molto soddisfacente, pieno e molto profondo. Questo avviene senza penalizzare altre tonalità, come si è dimostrato in Cajun Interlude di Adrian Legg che passa con frenesia tra alti, medi e bassi. È proprio questo brano acustico che dimostra la bontà in fatto di definizione della coppia che avevamo sulla nostra scrivania. La controprova? In River And Sticks di Oakurst, con la sua tessitura di banjo, chitarra e voce che è un piacere sentire, avendo l’impressione di essere circondati dalle note.

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Abbiamo anche provato ad ascoltare Rocket Man di Elton John un altro brano con una tessitura complessa, dove la voce ha un ruolo importante ma dove le note arrivano da una serie incredibilmente varia di strumenti e anche qui per noi è stato difficile sollevare critiche. E se avevamo dei dubbi sulla capacità di andare da un estremo all’altro dello spettro delle frequenze, ce lo siamo levato ascoltando All Along the Watchtower di Jimi Hendrix che passa proprio da alti a bassi e modifica il posizionamento del bilanciamento della musica, da destra e sinistra, un altro elemento in cui le NCS2 eccellono.

Infine la prova che riteniamo definitiva sulla capacità di coprire tutta la gamma tonale, l’abbiamo fatta con Axel F di Harold Feltermeyer, un pezzo molto complesso che passa anche questo da bassi ad alti a momenti di silenzio segnati solo da tenui e secchi schiocchi che migrano con rapidità da una cassa all’altra. Su questo brano le Nocs NCS2 Airmonitors, si sono dimostrate il miglior sistema audio in assoluto tra quelli che abbiamo provato in abbinamento ad un iPhone o un Mac tra tutti quelli che ci sono capitati sotto mano nel corso degli ultimi anni

Una considerazione che riteniamo importate ruota intorno alla risposta morbida e lineare su tutte le tonalità; le Nocs NS2 Airmonitors, danno il meglio, a nostro giudizio, ad un volume medio e medio basso. Quando intorno a noi c’è silenzio, possono riempire una stanza di note, fornire una colonna sonora molto dettagliata e ricca, rilassante e nello stesso tempo coinvolgente, passando la musica direttamente al cervello, quasi senza passare dalle orecchie. Ad esempio Caribbean Blue di Enya, una musica stratificata, avvolgente, anche quasi al minimo viene resa dalle Nocs NS2 suggestiva. Anche in brani di classica, come l’apertura del Guglielmo Tell o Clair de Lune di Debussy, è possibile avere la stessa impressione di precisione del suono a basso volume.

La prova con Bluetooth
La novità delle Nocs NS2 Airmonitors seconda versione, è che funzionano anche con Bluetooth. Non scenderemo molto nel dettaglio su come le casse si sentono con questo tipo di connettività. In linea generale possiamo dire che si possono avere significative soddisfazioni anche via Bluetooth. Le Nocs, forse per merito della componentistica di ottimo livello, hanno un effetto palco percepibile e il suono è pieno, i bassi sono di buon livello e la definizione è elevata. Gli strumenti sono riprodotti fedelmente. Ma comparando le stesse canzoni tra la riproduzione in Airplay e in Bluetooth, si percepisce bene che la gamma tonale è in Bluetooth è inferiore. Ma non solo. Ai due estremi delle frequenze, in particolare sui bassi, si nota una certa compressione e gli alti sembrano meno brillanti e vividi. D’altra parte è noto che, pur con i grandi passi avanti compiuti nel corso degli ultimi anni, Bluetooth, al contrario di Airplay, comprime il suono che manda agli altoparlanti e anche per l’assenza del supporto aptX (pur con tutte le polemiche e le controversie che ci sono intorno a questa tecnologia) su piattaforma Apple, inevitabilmente viene a mancare del dettaglio, ampiezza e profondità rispetto ad Airplay perché le casse di Nocs devono piegarsi a questi limiti.

Per altro in commercio ci sono molte casse di buona qualità compatibili Bluetooth, alcune delle quali suonano ugualmente bene quanto le NS2 Airmonitors e costano anche meno. Da questo punto di vista il Bluetooth nelle NS2 Airmonitors deve essere visto come un “plus” che permette di dare flessibilità all’accessorio Nocs, liberandosi dalla dipendenza di una rete Wi-Fi che in alcuni contesti potrebbe non essere presente, ma se si vuole usarlo al meglio delle sue potenzialità, almeno a nostro giudizio, la tecnologia Airplay è indispensabile. Va anche detto che Nocs non sembra avere scommesso molte carte,  su questa tecnologia; il Bluetooth implementato è la versione 3.0, non il più recente 4.0, ed è impossibile mantenere connesso più di un dispositivo alla volta. In pratica si deve disconnettere manualmente un dispositivo collegato, prima di connetterne un altro.

In conclusione
Le Nocs NS2 Airmonitors sono un prodotto musicalmente di livello assoluto, molto vicino al massimo che  un audiofilo può pretendere da casse per la musica digitale, riprodotta da dispositivi mobili e da computer.

Tecnologicamente si tratta è un prodotto di alto livello, configurabile anche in modalità Bluetooth. Nonostante questa ultima tecnologia non sia qualitativamente pari ad Airplay, si tratta di una funzione interessante per tutte quelle situazioni dove per qualunque motivo non c’è disponibilità di un network Wi-Fi. Infine Nocs ha anche fatto moltissimo per guidare il settaggio che può avvenire, in Airplay, in differenti modi: usando la connessione di un dispositivo iOS, un’app o una modalità semi-manuale.

Grazie ad Airplay con il suo streaming non compresso, unito alla risposta genuina delle NS2 Airmonitors, porta al massimo le casse Nocs, che si dimostrano capaci di una ammirevole linerarità senza le eccessive interpretazioni che i circuiti digitali applicano in altri prodotti, elevando la qualità globale dell’ascolto ben sopra le classiche casse Bluetooth, anche di qualità. Sotto molti profili le NS2 Airmonitors sono al livello di alcune ottime casse connesse a filo, con un effetto palco che, se si è alla giusta distanza, è il migliore che abbiamo mai sentito da anni. Per le loro caratteristiche le Nocs NS2 Airmonitors sono quindi le casse ideali per sonorizzare un ufficio o una scrivania, per creare musica ambiente, facendosi avvolgere da un suono ricco e preciso, con ottimi bassi, alti squillanti e definiti, una trama dettagliata, anche a basso volume.

L’unico limite che può gettare un cono d’ombra su queste casse è il costo. A 400 euro, prezzo di listino, le NS2 Airmonitors, si trovano a combattere con prodotti di marchi importanti, Sonos, Bose, Yamaha, brand che vengono acquistati non solo per la qualità del suono, ma anche per la fama che essi hanno. E combattere su questo piano facendosi largo tra clienti abituati a comprare il marchio, convinti che la qualità sia legata ad un logo o un nome, per Nocs è difficile, molto più difficile, che farlo sul piano della tecnologia e della resa sonora, che nelle Nocs NS2 Airmonitors non sono seconde e a nessuno.

Pro
– Piacevole minimalismo stilistico e materiali di qualità
– Suono dettagliato, molto preciso
– Bassi potenti, senza penalizzare alti e medi
– Effetto palco sorprendente
– Differenti sistemi di configurazione Airplay

Contro
– Prezzo penalizzante

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