Google ha annunciato la disponibilità di Gemini 2.0 per tutti, nuovo modello AI che secondo Big “apre la strada verso l’assistente universale del futuro”.
Gli utenti dell’app Gemini (si scarica da qui per iOS e da qui per Android) o della versione web del servizio possono accedere a Gemini 2.0 Flash Thinking, modello di riferimento che promette bassa latenza e prestazioni migliorate, funzionalità come il ragionamento multimodale, la comprensione di un contesto lungo, e altre ancora che lavorano contestualmente permettendo, tra le altre cose, di far comprendere all’utente il perché di determinate risposte.
Gemini 2.0 Flash Thinking permette agli sviluppatori di creare applicazioni dinamiche e interattive; Google stessa consente di interagire con YouTube, Google Search e Google Maps; su altre app e servizi si sta lavorando per offrire l’interazione con l’AI.
Big G mette a disposizione anche Gemini 2.0 Pro, quello che secondo lo sviluppatore è il migliore modello per il coding e le risposte a richieste complesse, offerto con Google AI Studio, Vertex AI e l’app Gemini per gli abbonati a Gemini Advanced (21,99 € al mese).
Gli utenti senza abbonamento possono usufruire dei modelli 2.0 Flash, 2.0 Flash Thinking Experimental e 2.0 Flash Thinking Experimental with apps, ma anche il vecchio 1.5 Flash; quest’ultimo rimarrà a disposizione per qualche settimana (per consentire agli utenti di concludere conversazioni avviate sfruttando questo modello).

Google sottolinea che man mano che i modelli della famiglia Gemini diventano più capaci, sta investendo in robuste misure che prevedono usi protetti e sicuri: la lineup Gemini 2.0 è indicata come creata sfruttando tecniche avanzate di “apprendimento con rinforzo” che permettono di criticare le stesse risposte di Gemini, con risultati che promettono di essere più accurati, offrendo feedback mirati e migliorie nei modelli che consentono di gestire meglio dati sensibili. Sono state previste funzioni che valutano rischi per la sicurezza, inclusi problemi causati da richieste indirette nell’ambito della cybersicurezza che prevedono attacchi usando codice malevolo.
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