Quando si parla di auto elettriche, il dibattito è sempre più acceso, anche e soprattutto per quanto riguarda le reali emissioni e il loro impatto ambientale. E’ difficile dare una risposta certa, perché non basta guardare ai gas di scarico (che per l’appunto sono assenti), ma perché la valutazione deve passare attraverso una una visione più completa, che consideri l’intero ciclo di vita del veicolo, dalla produzione allo smaltimento, passando per il tipo di energia usata per farlo muovere.
Risponde a queste domande un recente studio dell’ICCT (International Council on Clean Transportation) che offre dati aggiornati molto interessanti. L’analisi parte naturalmente da prima che il veicolo metta le gomme su strada, prendendo in considerazione già le emissioni legate alla produzione del veicolo e delle batterie. Poi si passa al consumo di carburante o elettricità, la manutenzione e infine il riciclo.
Il confronto è fatto su auto della fascia media vendute in Europa: benzina, diesel, ibride (HEV), ibride plug-in (PHEV), elettriche a batteria (BEV) e a idrogeno (FCEV).

Se volete la risposta breve è che le auto elettriche a batteria sono, in media, quattro volte meno inquinanti rispetto a quelle a benzina quando si considera l’intero ciclo di vita. Anche tenendo conto delle emissioni iniziali più alte dovute alla produzione delle batterie, il “debito ambientale” prodotto da questa produzione viene poi recuperato in poco tempo: bastano circa 17.000 chilometri, percorribili nei primi due anni di utilizzo.
Altro appunto è dato dal fatto che se l’elettricità usata per la ricarica proviene interamente da fonti rinnovabili, la riduzione delle emissioni raggiunge il 78% rispetto a un’auto tradizionale a benzina. Questo vuol dire che il massimo potenziale delle auto elettriche si libera pienamente solo quando è supportato da un sistema energetico pulito.
Anche le automobili ibride, per questo studio, hanno ottenuto un impatto ambientale inferiore rispetto ai veicoli a benzina, ma i vantaggi sono molto più modesti: si parla di una riduzione del 20% per gli ibridi tradizionali e del 30% per quelli plug-in. Tuttavia, questi numeri sono validi solo se l’uso del motore elettrico è consistente. Se l’auto viene usata quasi sempre in modalità benzina, i benefici si riducono drasticamente.

Dunque, emerge dallo studio che i veicoli a gas naturale e diesel offrono benefici ambientali minimi: il gas taglia le emissioni solo del 13%, mentre il diesel è ormai comparabile alla benzina. Al contrario, l’auto elettrica diventa sempre più pulita nel tempo, grazie alla crescita delle energie rinnovabili.
Certo, lo studio dimostra come sia necessario, parallelamente all’auto elettrica, anche un sistema energetico più verde, produzione più efficiente e politiche che spingano verso la creazione di energia pulita, che possa rendere l’elettrico un veicolo sempre più a minor impatto ambientale.
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