Quando in gennaio la redazione di MacityNet si era spostata in massa nella Silicon Valley per l’annuale Macworld Expo avevamo potuto assistere ad una curiosa quanto folkloristica manifestazione a Cupertino.
Un gruppo di ecologisti si era accanito contro Apple che, a loro dire, non aveva un programma adeguato di riciclaggio delle parti dell’iPod: l’ azione era stata promossa con la denominazione di “iWaste”.
“Se lo fanno Dell e HP perché Apple non se ne cura?” c’era sostanzialmente scritto sui loro cartelli colorati, che facevano il verso alle pubblicità silhouette di iPod/iTunes, ormai mezzo standard di protesta pubblica negli Stati Uniti.
“Avete un rifiuto tossico nelle vostre tasche” era stato rumorosamente esposto all’angolo tra Mariani Avenue e North De Anza Boulevard (l’incrocio da imboccare per l’ingresso all’Infinite Loop di Cupertino, ovvero il campus principale di Apple).
Steve Jobs in persona aveva bollato il gruppo con giudizi duri e certamente non accondiscendenti verso le richieste formulate e l’episodio sembrava chiuso dopo pochi giorni
Ma Cupertino a qualche mese di distanza ha lanciato un programma dedicato agli utenti di un vecchio iPod e in procinto di passare ad una nuova versione, liberandosi dell’oggetto obsoleto (magari ormai con batteria esausta).
Basta recarsi in uno degli oltre cento AppleStore sparsi in 29 stati degli USA e gettare il vecchio iPod (iPod, iPod mini e iPod photo) negli appositi contenitori per il riciclaggio ecologico (che sarà effettuato all’interno dei confini nazionali e non spedito in qualche paese del terzo mondo): non solo sarete sicuri che Apple smantellerà in modo ecologico il player musicale, non solo non pagherete nulla, ma Apple vi gratificherà con uno sconto del 10% sul prezzo di un nuovo iPod da acquistare seduta stante.