Si legge sul sito della Pat-rights che l’azienda di Hong Kong, detentrice di tre brevetti regolarmente registrati, intende chiedere ad Apple il 12% dei guadagni accumulati con le vendite di iPod e di iTunes Music Store.
Sembra che il brevetto # 6665797 registrato il 9 luglio 1998 sia in conflitto con il sistema di vendita di musica online grazie all’accreditamento via user ID e password con conferma dei dati attraverso carta di credito, usato appunto da Apple.
La Pat-rights cita anche eBay, uBID, Yahoo! oltre a MusicMatch e RealNetworks assieme ad altri imprecisati negozi digitali di musica sul web che avrebbero infranto alcune parti del loro brevetto. Sono tirati in ballo in questo sistema anche tutti i siti di “intrattenimento per adulti” presenti su Internet.
“Apple non l’ha registrato e così lo abbiamo fatto noi, ne stiamo parlano con Apple da dicembre, crediamo di trovare ora un giusto accordo con loro” è la sintesi delle parole del legale Joseph J. Zito e dell’amministratore delegato Philip H.K. Tse, sul sito dell’azienda che ha come vocazione la registrazione di brevetti potenzialmente proficui per i loro investitori, il suo motto è: “innoviamo, condividiamo e guadagnamo”.
Il termine per capire se Apple cederà alle richieste della Pat-rights riguardo al “Internet/Remote User Identity Verification” (verifica dell’identità dell’utente remoto su Intenet) è il 21 marzo, dopo quella data l’azienda cinese ricorrerà in tribunale se da Cupertino non riceverà un compenso.