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Apple convoca il NY Times per creare una versione del giornale per il tablet

Apple è al lavoro per cercare di proporre una dimostrazione il più interessante possibile sulle potenzialità  del tablet. Nuovi indizi in questo senso, dopo le voci dei giorni scorsi su una serie di sviluppatori invitati a creare versioni ad hoc per il dispositivo di programmi già  disponibili per App Store, emergono dal Los Angeles Times.

La testata giornalistica californiana, in particolare, riferisce della creazione di un team del New York Times cui sarebbe stato conferito l’incarico di mettere insieme in tempi rapidi una versione per il tablet dell’applicazione di lettura del quotidiano già  disponibile per iPhone e iPod touch. Il programma si distinguerebbe dalla versione per i dispositivi da tasca per l’inclusione di elementi multimediali. Il gruppo di lavoro del New York Times sarebbe stato inviato a Cupertino per prendere contatto con il dispositivo del quale nessuno ad oggi sa nulla e senza vedere il quale sarebbe impossibile sviluppare un’applicazione ad hoc.

Apple ha già  seguito, ricorda correttamente MacRumors, questa strada in passato quando aveva convocato nel suo quartiere generale gli sviluppatori di X-Plane nel settembre del 2008 per l’evento Let’s Rock. Anche allora lo scopo era quello di creare (e in pochissimi giorni) una versione del programma per iPhone così da poter stupire il pubblico presente al keynote anche se poi la dimostrazione non venne eseguita.

L’articolo, molto lungo e dettagliato, non ha molte altre novità  se si fa eccezione per quel che riguarda le strategie che Apple avrebbe messo in atto per incidere sul mercato dei libri elettronici oggi controllato quasi totalmente da Amazon. Cupertino, dice l’LA Time, lascerebbe liberi gli editori di fissare i prezzi che ritengono più adeguati limitandosi a prendere il 30% del costo di “copertina”. Amazon invece trattiene il 50% e si riserva anche il diritto di fissare il costo del libro elettronico; questo starebbe producendo malcontento tra gli editori che temono una corsa al ribasso che finirà  per ripercuotersi anche sulla carta stampata e di perdere il controllo sui prezzi, come già  accaduto nel mercato della musica digitale. Apple avrebbe, infine, intenzione di allettare chi crea libri e riviste offrendo loro la possibilità , oggi sconosciuta agli editori che sono sul Kindle per i limiti hardware del prodotto di Amazon, di arricchire le loro edizioni con filmati e altri contenuti multimediali e di vendere singoli capitoli di libri.

Un altro vantaggio che Apple sfrutterà  è sicuramente quello determinato dalla diffusione di iTunes store che rappresenterà  il punto di accesso unico ed esclusivo e sul quale oggi ci sono già  milioni di iscritti.

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