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Musica su Internet, la chiave è il marketing

Creare un buon negozio di musica digitale (legale), riempirlo di contenuti attraenti, andare alla ricerca di innovazione e contemporaneamente assicurare agli artisti e ai loro editori le garanzie necessarie e poi? Basta questo ad attrarre clienti, creare guadagno e sconfiggere la pirateria musicale? La risposta che arriva dal mercato è che probabilmente questo da solo non basta, ma ci vuole anche una componente forte di marketing.

Recenti indagini hanno scoperto che tra i teenager (soprattutto) è dura a morire la voglia di scaricare canzoni gratuitamente dai vari Kazaa, Gnutella, etc.

Proprio questo tema è stato al centro dello spot promozionale del fallimentare (visto a posteriori) concorso di Pepsi che avrebbe dovuto regalare fino a 100 milioni di canzoni disponibili su iTunes Music Store. I reali protagonisti delle querele della RIAA si mostravano molto ben disposti a scaricare musica legale dal sito musicale di Apple.

Curiosamente, Scott Parker di Pepsi, ha dichiarato che “le nostre vendite hanno avuto una impennata”, ciò indica forse che tutti gli interessati a vincere le canzoni di iTunes Music Store sono stati estremamente sfortunati e solo 5 milioni di codici sono stati trovati sui 100 che sarebbero dovuti essere in circolazione.

Attendiamo di osservare (da lontano, visti i molti vendor di musica digitale che hanno reso disponibile il loro servizio solo su piattaforma Win) come si comporterà  Connect di Sony che però ha già  annunciato la partnership con le “miglia” della United Airlines e i cheeseburger di McDonald’s; le caffetterie Starbucks hanno avviato la soluzione di masterizzazione proprietaria su CD in collaborazione con HP; Napster 2 ha trovato a suo tempo in Samsung un lettore digitale portatile che lavora in piena sincronia con l’ex re della musica pirata ma per l’estate si legherà  ad una promozione con la birra Miller, le celebri chitarre Fender e il magazine musicale Rolling Stone.

Forrester Research ha notato che potranno essere tre o quattro i siti che venderanno con successo la musica legale su Internet, gli altri sono destinati a soccombere. Già  entro l’anno (presumibilmente nei soli USA; dove questo mercato è partito con tutti i criteri necessari) solo per il marketing saranno spesi 308 milioni di dollari per promozionale le iniziative, entro cinque anni si spenderanno 3 miliardi di dollari.

Per AppleMusic.com e tutti i servizi correlati Apple ha speso nel solo 2003 dieci milioni di dollari in pubblicità . Attualmente iTunes Music Store detiene il 70% del mercato della musica digitale legale.

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