Chimera è alla versione 0.3 e, da quando ne demmo notizia una delle ultime volte, nel frattempo è cresciuto, aggiungendo quelle caratteristiche che non possono mancare in un browser dei nostri tempi.
I bookmark sono diventati finalmente gestibili, potendoli editare e raggruppare in sottocartelle, si possono anche importare i precedenti (con qualche pasticcio), dalle preferenze dei browser già esistenti.
La resa a video di testi ed immagini, nella renderizzazione di pagine web, è superba, avvantaggiandosi anche delle recenti modifiche portate dall’update 10.1.5, e la velocità dell’operazione è stata migliorata di un 30%. I superattentissimi avranno anche notato che le dimensioni dell’applicazione sono diminuite, grazie all’adozione di un nuovo compilatore; ciò comporta anche una leggera accelerazione nel processo di caricamento delle pagine web.
Inoltre, già , da qualche settimana, era stata aggiunta la funzione di autocompletamento degli indirizzi, richiamandoli da una history .
Nel corso di prove effettuate, con alcuni siti di riferimento, Chimera, risulta ancora deboluccio verso le pagine HTML sofisticate. Programmazione in Flash e finestre pop-up lo mettono in crisi facendolo chiudere inaspettatamente, e proprio, a dispetto di quanto affermi l’autore, globalmente, questa release appare più prona al crash della precedente 0.2.8.
Difetti? Veniali, soprattutto, per le opzioni mancanti alle quale ci siamo abituati, utilizzando altri prodotti, per alcuni comandi fantasma, che ci sono ma non funzionano, più un certo fastidio quando si incontrano dei siti che non riconoscono il browser, obbligando a perdere tutta una serie di opzioni avanzate e possibilità .
Tanto per citare l’esempio più macroscopico, la pagina degli iTools di Apple, benché correttamente caricata con il protocollo HTTPS, implementato già nella scorsa versione, non prosegue oltre, poco dopo il login, non riconoscendo questo particolare tipo di browser.
A questo punto, perderebbero di credibilità le voci su un presunto iBrowser di Apple, basato proprio sul lavoro di Chimera, ma lasciamo a Steve Jobs, l’ultima parola.
I 6.5 MB che compongono il software sono scaricabili direttamente da questo sito ftp.
