Il processo Microsoft, anche se sottotono, continua. Pochi gli episodi di rilievo e scarso l’eco sui media americani.
Di venerdì uno dei pochi momenti di interesse della vicenda. La giudice Kollar-Kotelly a chiusura dell’ennesima settimana del procedimento ha respinto la richiesta avanzata dagli Stati che si oppongono alla mediazione con il Dipartimento di Giustizia, di includere tra le carte del processo un documento nel quale Microsoft sollecitava ritorsioni nei confronti di alcuni OEM e partner. Tra questi Intel che avrebbe favorito Linux. Microsoft aveva chiesto (e a questo punto ottenuto) di escludere dalla nuova fase giudiziale ogni documento che non facesse esplicito riferimento alla sua condotta precedente al pronunciamento del giudice Jackson. Il documento portato in tribunale dagli Stati si riferisce invece all’estate del 2000, dopo la prima sentenza.
Il processo è iniziato ormai otto mesi fa e dovrebbe vedere la sua conclusione nel corso di questo mese. Il 19 di giugno sono attese le argomentazioni finali.
Ricordiamo che la giudice Kollar-Kotelly deve anche decidere se accettare o meno la mediazione tra Microsoft e Dipartimento di Giustizia. La documentazione è al suo esame ma non ha ancora pronunciato un parere formale.
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Continua stancamente il processo Microsoft
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