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Microsoft: attacco frontale agli Stati

Microsoft dice no alla proposta dei nove Stati Americani che ancora rifiutano la mediazione raggiunta con il Dipartimento di Giustizia.
La prevedibile opposizione al rimedio che gli Stati vorrebbero applicare, e che prevede tra le altre cose la distribuzione del codice di IE e la produzione obbligatoria di Office per altre piattaforme, è stata ufficializzata ieri con un documento presentato in 20 pagine.
La posizione di Microsoft, espressa in maniera diretta e senza mezzi termini, si spinge a supporre che le proposte degli Stati sono finalizzate semplicemente a punire Microsoft e a favorire la concorrenza. Microsoft fa anche i nomi delle industrie concorrenti: Sun, Oracle, Palm e Apple. “Nessuno di questi obbiettivi – dice Microsoft – è appropriato nell’ambito delle leggi antitrust”.
Secondo Microsoft “per molti aspetti gli stati che non accettano l’accordo non sono meno estreme della precedente proposta che suggeriva di dividere in due parti la nostra realtà  industriale, proposta che è stata rigettata dalla corte d’appello. Quello che sarebbe un rimedio, secondo gli stati, di fatto è una dismissione della nostra attività ”
Una sentenza del giudice Kollar-Kottely sulla mediazione tra Microsoft e DOJ verrà  presentata probabilmente nelle prossime settimane. In marzo dovrebbe tenersi una udienza nel corso della quale le due parti, gli Stati e Microsoft, presenteranno le loro rispettive posizioni. La giudice potrebbe però anche cercare una nuova mediazione

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