La dichiarazione ha il tono della presa di posizione ufficiale e formale e come tale certo non suona come un abbraccio appassionato, ma in questo periodo tutto è buono per rassicurare una base di utenza che nutre qualche timore.
Stiamo parlando del comunicato con cui Adobe si è pronunciata nel week end sulla sua dedizione a MacOs X che ha fatto seguito alle perplessità suscitate dall’apprendere che la società di Palo Alto non sarà presente al MacWorld Expo. Problemi economici, aveva detto Adobe; interesse decrescente per la piattaforma Mac, supponeva qualcuno. Comunque sia l’assenza di una delle principali software house del panorama Mac in occasione dell’apertura della fiera che segnerà il tramonto definitivo del vecchio Os e l’ingresso, che si vorrebbe trionfale, di Os X non è da considerare un buon segno.
A smentire fosche previsioni ci prova Cheryl Edwards, responsabile delle PR di Adobe: “Adobe – ha detto la Edwards – supporta la direzione presa da Apple con il rilascio di MacOs X. Adobe resta dedita al rilascio di versioni native per Os X dei prodotti principali e comunicheremo i progressi a clienti, partners e alla stampa. Attualmente Acrobat Reader è offerto in versione nativa per Os X”.
Comunicazione formale dicevamo, ma meglio di niente.
Ora vedremo come e quando essa verrà rispettata da Adobe. Quello che è certo è che chi si attendeva una dimostrazione di PhotoShop nativo per MacOs X a New York potrebbe essere deluso. A meno che sul palco Steve Jobs non riservi qualche sorpresa al proposito.
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Adobe: faremo applicazioni per Os X
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