L’accesso a Internet veloce a banda larga è una delle cause della carenza di sonno che affligge i paesi dell’Occidente, e che si fa più pronunciata nei periodi di transizione tra le vacanze e la ripresa lavorativa. Lo sostiene un nuovo studio pubblicato su Journal of Economic Behavior and Organization.
Per verificare la loro tesi, Francesco Billari e Luca Stella (Università Bocconi) e Osea Giuntella (Università di Pittsburgh) collegano i dati sull’introduzione della banda larga in Germania a indagini in cui gli individui riferiscono la durata del loro sonno e concludono che l’accesso a Internet veloce riduce la durata e la soddisfazione del sonno nelle persone con vincoli di orario al mattino per motivi di lavoro o familiari.

L’effetto, osservano gli autori, è in gran parte spiegato dagli individui che devono affrontare vincoli di orario al mattino e dall’uso di dispositivi elettronici la sera (non dal loro uso durante l’intero arco della giornata). «Le tentazioni digitali possono ritardare l’orario in cui si va a letto, riducendo la durata del sonno di chi non è in grado di compensare svegliandosi più tardi la mattina», dice Billari.











