Tra le vittime, dirette e indirette, della sentenza favorevole a Microsoft emessa da un tribunale americano ci sarà anche Adobe.
A dirsi sicuro che il colosso del software grafico finirà per pagare l’inevitabile maggior aggressività e baldanza di cui potrà disporre Redmon è un analista americano che opera per Deutsche Bank, Peter Ausnit.
Ausnit ha abbassato il suo rating su Adobe da “hold” a “sell” proprio sulla scorta della sentenza pronunciata dal tribunale e che di fatto dà mano libera a Microsoft per l’utilizzo del suo peso monopolistico nel campo dei sistemi operativi.
Secondo Ausnit Adobe ora rischi di scontrarsi direttamente con Microsoft “avendo posto – scrive l’analista – Acrobat come un completamento di Office”, un pacchetto per il quale Microsoft prevede strategie diverse che “l’accompagnamento” di Acrobat. Secondo le stesse dichiarazioni della società di Bill Gates, infatti, la prossima versione di Office sarà integrata da XDocs, uno strumento che si occuperà di dare accesso e modificare ai dati di moduli pubblicati on line. I moduli elettronici e on line sono considerati da Adobe uno settore di espansione strategica per la crescita di Acrobat, al punto da avere acquistato una società che produce software per modulistica elettronica, Accelio.
Secondo Ausnit XDocs non sarebbe che il primo passo per Microsoft in direzione dell’espansione verso il mercato di Adobe. “Bisogna attendersi nel corso del 2003 – dice l’analista – nuovi annunci da parte di Microsoft nel campo del software distribuzione dei documenti in forma elettronica”
Le dichiarazioni di Ausnit paiono e4ssere state condivise dagli investitori; dopo l’abbassamento del rating e la presentazione del report i corsi azionari di Adobe hanno subito un brusco abbassamento.