Se ne parla da una settimana su molti forum e siti dedicati alla sicurezza, negli Stati Uniti è già stato battezzato shout hacking: ne tratta persino l’autorevole Washington Post.
La procedura consiste in un file audio MP3 o in streaming da qualsiasi sito Web, contenente ordini vocali indirizzati ai sistemi Vista per spegnere il computer, cancellare un preciso file oppure rimuovere l’intera cartella documenti.
Si tratta del primo hacking ‘vocale’ quindi l’interesse di esperti e appassionati è giustificato e, tutto sommato, si tratta anche di una falla piuttosto simpatica. Gli appassionati di fantascienza non potranno fare a meno di ricordare famosi film (2001 Odissea nello Spazio) o serie televisive (Star Trek) in cui i protagonisti oltre che impartire comandi, sostenevano vere e proprie discussioni con i computer. Forse un giorno il nostro PC controllato da Vista potrà ribellarsi e svuotare il cestino, oppure rimuovere il documento su cui stiamo lavorando, pronunciando comandi vocali in nostra assenza!
Accantonando paragoni con il cinema e anche l’allarmismo degli esperti americani, è poco probabile che la prima shout hacking possa causare danni diffusi e di grande entità .
Perché l’attacco abbia effetto infatti è necessario che il sistema di riconoscimento vocale di Vista venga attivato (non lo è di default) e opportunamente configurato dall’utente. Inoltre gli altoparlanti e il microfono del PC devono essere entrambi in funzione e ben posizionati gli uni rispetto all’altro. Tutto questo escludendo problemi di riconoscimento del timbro vocale, effetti di eco e riverbero tra gli speaker e altri dettagli simili.
Insomma più che una vera falla di Windows Vista, sembra trattarsi di un divertimento tra esperti e appassionati, un esercizio di stile tutto in linea con il grande battage per il lancio: l’importante è parlarne.
[A cura di L. M. Grandi]
