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“I’m a Pc”, partita l campagna Microsoft negli Usa

Come preannunciato nel corso della giornata di ieri, Microsoft ha lanciato la nuova campagna ‘€œI’€™m a Pc’€. Si tratta tre di spot che, anche questo come noto, fanno diretto anche se non esplicito riferimento alla campagna Mac contro PC.

Le pubblicità  si aprono con un attore che è chiaramente un riferimento a Johmn Hodgman, il PC di Mac contro PC, che annuncia ‘€œSono Pc – dice l’€™attore che compie anche il tipico e un po’€™ goffo gesto di saluto con cui Pc si annuncia nelle pubblicità  di Apple – e mi hanno trasformato in uno stereotipo’€. Quel che segue è un tentativo di dimostrare che in realtà  chi usa Pc non è affato uno stereotipo, ma rappresenta il più diverso campione di umanità . Ad annunciare ‘€œSono Pc’€, sfilano persone di tutti i tipi: bianche e di colore, americane, straniere, giovani e anziane che fanno le cose più diverse. Il tutto ad un ritmo incalzante con un musica di sfondo che trasforma il passaggio in una sorta di rap ‘€œpro Pc’€. Da notare tra i volti anche quello di Bill Gates.

La campagna è sostenuta, anche questo come promesso, da un sito Internet dove si possono sia vedere gli spot che tante persone normali che proclamano il loro orgoglio di essere PC. Persone le cui fila si ingrosseranno nelle prossime settimane perché il sito permette a chiunque di caricare la propria dichiarazione in filmato o.

Da notare che in questa stessa pagina appare anche l’€™indirizzo email dl PC che appare ad inizio degli spot.

Gli spot (che pubblichiamo in calce a questo articolo) sono decisamente più incisive delle di quelle diluite e un po’€™ cervellotiche con Seinfeld e a prima vista possono sicuramente raccogliere interesse e catalizzare quella parte di persone che non si riconoscono, ma respingono, l’€™immagine di utente PC un po’€™ ‘€œsfigato’€, prevedibile e grigio che dipinge Apple nei suoi spot.

A commento degli spot pubblichiamo, qui di seguito, una lettera di Massimo Scognamiglio, oltre che utente Mac della prima ora, uno dei pionieri dei new media in Italia e fondatore di xmedia società  che fece del cinema e dei progetti innovativi la sua bandiera con progetti per Coca Cola, Medusa e per mille altri. Alcuni suoi lavori di animazione furono pubblicati da Hot Wired.

Eh già , bei tempi quelli di Apple vicino al fallimento, quando o si chiudeva o si pensava differente, e i pochi utenti rimasti erano i paladini di questo pensiero differente. Oggi va tutto bene, anzi benissimo. L’iphone è “trendy”, itunes è il numero “1”, il growth rate delle iphone apps è doppio rispetto ad itunes.
Ecco quindi che Microsoft passa al contrattacco, dopo due spot che sono due piccoli capolavori, geniali per come calano l’uomo più ricco d’america in un banalissima casa americana o in un mall, spot che hanno fatto parlare (non foss’altro perché nessuno capiva cosa c’entrassero con il mondo dei pc…), ecco il nuovo “I am a PC”, uno scontro frontale con Apple.
Scontro frontale in realtà  non verso l’attuale spot che è solo il punto di partenza ma verso lo storico “think different”.
Decine di uomini e donne dichiarano “I am a PC”, e la loro differenza è proprio espressa dalla loro fisicità , dal proprio lavoro, dalle proprie aspirazioni. Anche qui Bill Gates si mette in gioco. Inoltre se il primo personaggio dello spot Microsoft è il calco del protagonista dello spot Apple, tutto cambia nei soggetti successivi (soprattutto sono ripresi in luoghi reali e non su classico fondo bianco-apple). Microsoft pc ha gli occhiali? A volte sì e a volte no, Microsoft pc è noioso? A volte si a volte no. Insomma Microsoft è così ovunque che le persone che lo usano “Mr ad Mrs PC” sono intrinsicamente differenti… non so se il brief all’agenzia fosse proprio questo, ma sicuramente il sottostante di questa campagna è “siamo più veri degli utenti Apple, non abbiamo bisogno di effetti speciali (lo avranno capito dal flop di Vista?), siamo in tanti, quindi intrinsecamente differenti”.

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