Paul Ceglia, uno dei molti “avversari” di Mark Zuckerberg è stato arrestato dalle autorità e rischia ora 40 anni di carcere. Ceglia aveva iniziato da alcuni anni una battaglia legale contro Zuckerberg, dichiarando che in base ad alcuni documenti gli sarebbe spettata la metà del social network più popolare del globo.
Le indagini però sono andate in profondità ed è emerso che le documentazione in suo possesso sarebbe stata direttamente da lui falsificata. Ceglia aveva effettivamente lavorato con Mark Zuckerberg ai progetti StreetFax e PageBook nel 2003, ed aveva sfruttato la documentazione nata dalla collaborazione per truccare le carte e tentare di far credere che il 50% di Facebook (completato nel Gennaio 2004 con il nome The Face Book) fosse di sua proprietà.
I falsi erano stati creati con poca perizia e ad una più approfondita analisi e confronto con i documenti originali, è emersa la frode, smascherando il tentativo di Ceglia e facendogli ora rischiare 40 anni di carcere. I legali di Facebook però non hanno intenzione di fermarsi e hanno dichiarato guerra anche a tutti coloro che hanno sostenuto il prentendente socio negli ultimi due anni, avallando una causa basata su una frode.