La BSA, Business Software Alliance, chiede ai governi europei di ripensare il sistema di tassazione sulla musica digitale. L’associazione, che raccoglie i più grandi produttori al mondo di applicativi, in particolare punta l’indice contro il sistema che impone ai consumatori dei vecchio continente un doppio balzello, uno nel momento in cui acquistano la musica, un secondo quando trasportano questa musica in formato digitale per effetto delle tasse imposte sui supporti, siano questi HD, CD-ROM o player.
Secondo la BSA questo sistema poteva avere un senso quando non erano presenti i sistemi di tutela della copia, ma ora ‘si tratta di una superflua e inutile doppia tassazione. La razionalità di questo sistema è del tutto in discussione’.
Secondo Francisco Mingorance, director of public policy in Europe per la BSA i legislatori ‘non possono non tenere conto che nell’era digitale le tasse sulla copia privata diventano sempre più obsolete e devono cogliere l’occasione per assumere provvedimenti per modernizzare questo sistema’
Le tasse sulla copia privata colpiscono i consumatori di tutti i paesi in maniera pesante. Secondo un calcolo svolto da una società tedesca un utente medio che acquista scanner, computer, masterizzatore, stampante arriva a pagare 150 euro. Tra i paesi più colpiti c’é l’Italia dove dal 2002 al 2006 la crescita delle tasse per copia privata aumenterà del 500%.