La Xbox avrà un nuovo processore, meno assetato di corrente e che produrrà meno calore. La notizia scaturisce da un comunicato di Chartered Semiconductor con il quale si annuncia un accordo per la fornitura di chip per la console di Redmond.
Il processore avrà una circuiteria da 65 nanometri contro gli attuali 90 nanometri. L’affinamento dei circuiti, oltre che un minor surriscaldamento della macchina, potenzialmente è in grado di aumentare la velocità del clock, anche se non è chiaro dal comunicato di Chartered Semiconductor se questo è il caso dei nuovi processori. In ogni caso si può dare per scontato che la ragione principale per cui Microsoft adotterà il nuovo processore è essenzialmente confinato nella soluzione dei problemi di riscaldamento che le prime console manifestavano con preoccupante frequenza. Normalmente, per altro verso, le console non aumentano mai nel corso della loro vita operativa la velocità del clock dei processori, per la particolare standardizzazione del sistema operativo e la necessità di mantenere la migliore compatibilità con tutti i giochi, anche quelli più vecchi, presenti sul mercato.
Tornando all’annuncio di Chartered Semiconductor, va detto che la società taiwanese è uno dei due fornitori di chip della Xbox. L’altro è IBM che ha studiato il processore (un trinucleo con capacità molto spiccate in campo multimediale) e concesso in licenza a Chartered Semicondutor la possibilità di produrlo.
Visto che il processore della Xbox è un parente molto stretto del PowerPC 970 usato dai PowerMac G5 la migrazione a 65 nanometri rappresenterebbe una interessante evoluzione anche per il mondo Mac, ma pare piuttosto improbabile che Apple possa adottare un eventuale nuovo processore PowerPC 970MP affinato con la nuova tecnologia usata da Chartered Semiconductor. Attualmente i chip IBM usati dai Mac sono ancora a 90 nanometri. I processori Core Duo e Solo sono invece tutti già a 65 nanometri.