La versione per palmari del browser di Opera non sarà mai disponibile per cellulari basati su Windows CE.
L’annuncio, che si può inquadrare nel contesto di una escalation nella tensione dei rapporti tra la stessa Opera e Microsoft, è stata data ieri dalla software house norvegese che giustifica la scelta come uno strumento di marketing.
“Pensiamo che il navigatore – ha detto a ZDNet UK Pal Hvistendahl, responsabile delle relazioni esterne di Opera – sia l’applicazione killer nel campo dei cellulari intelligenti. Noi non vogliamo che Microsoft vinca in questo ambito e per questo non faremo mai una versione del nostro browser per Windows CE”
Il browser “ridotto” studiato da Opera sta suscitando molto interesse da parte di varie società che operano nel campo della telefonia e dei computer da tasca. La sua caratteristica essenziale è infatti quella di adattare “al volo” le pagine complesse e studiate per i normali schermi desktop, ai piccoli schermi dei cellulari mediante una ricompilazione del codice così da evitare lo scrolling laterale.
Al momento l’unico telefono cellulare ad utilizzare questo browser è il Sony Ericsson 800 ma secondo Opera entro pochi mesi il navigatore sarà presente su molti altri prodotti similari. E’ in corso di studio anche una versione per Palm OS che verrà rilasciata nel momento in cui ci sarà richiesta a sufficienza. In programma c’è anche il suo rilascio libero su Internet, un sistema che accanto alle versioni specificatamente studiate per ciascun produttore di cellulari, dovrebbe incrementare la sua diffusione sul mercato.
Ricordiamo che Microsoft e Opera sono da tempo ai ferri corti. Recentemente i norvegesi hanno accusato Redmond di impedire, mediante l’invio di fogli stile buggosi, la visita del sito MSN agli utenti di Opera. A sua volta Opera ha rilasciato, in un’azione tra il goliardico e il dimostrativo, una versione del browser che visitando MSN trasforma il testo in un linguaggio incomprensibile. “Un modo per far capire che se non si rispettano gli standard e una filosofia di fondo improntata all’onestà e alla correttezza dei rapporti – aveva detto Opera – Internet diventa una giungla inestricabile”