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Opera si avvicina ad Apple

Opera si avvicina ad Apple anche se per ora solo virtualmente.
Non stiamo parlando della versione per la nostra piattaforma del browser norvegese, ma della società  che lo produce.
Pochi si sono accorti che nei giorni scorsi, contestualmente al lancio della versione Win, ora gratuita dietro visione di banners, l’hosting delle pagine Web di Opera è passato su Earthlink il cui logo compare con grande evidenza su molte delle schermate di navigazione. Nei giorni scorsi alcuni siti di notizie avevano ipotizzato che con il lancio della versione 5.0 gratuita Opera potesse trovare spazio e credito presso i gestori di connettività  indipendenti che, oltre che fornire un servizio Internet, desiderano liberarsi dal giogo di Internet Explorer e di Netscape. Sia Microsoft che AOL, infatti, perseguono una strategia ben precisa nel fornire i loro navigatori che in primo luogo tende a promuovere i propri portali e il proprio business.
Non è, dunque, da escludere che Earthlink, che è il primo fornitore di accesso USA dopo AOL, possa essere la prima realtà  a puntare su Opera e non è neppure da escludere che questo possa avere delle ricadute sui clienti Mac.
Per chi non sapesse, infatti, Earthlink è il fornitore di accesso ufficiale dei computers Mac negli USA e la stessa Apple è uno dei maggiori investitori (per 400 miliardi di lire) di Earthlink.
Per ora si tratta solo di supposizioni non suffragate altro che da un banner e da un accordo di hosting. Ma certo Apple, al di là  di ogni supposizione, sarebbe folle a non considerare un’alternativa a IE. L’accordo con Microsoft per ora funziona, ma se i produttori i Windows dovessero “tagliare” i viveri e decidere di non produrre più alcun navigatore per Mac, Cupertino sarebbe nell’urgente necessità  di dare ai suoi utenti un prodotto per il browsing. Dopo la morte di Cyberdog le opzioni aperte sono poche: iCab, che però è a pagamento, Netscape 6, che non brilla nè per stabilità  nè per flessibilità  e, appunto, Opera che viene considerato uno dei migliori navigatori del momento.
La versione per Mac è in corso di sviluppo anche se i norvegesi sono ancora distanti, sembra di intuire, dal suo rilascio. Ma lassù al nord si è intenzionati a fare sul serio e se ne produrranno versioni per 68k, PPC e MacOs X.
Certo Apple, con pochi soldi, potrebbe acquistare iCab, ma Opera resta a nostro giudizio l’opzione migliore per solidità  della base di sviluppo e diffusione anche nel mondo Win oltre che per la storia alle spalle.
Un accordo con Earthlink potrebbe essere l’inizio di un discorso che potrebbe portare molto lontano.

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