Secondo Glaser Apple dovrebbe aprire l’iPod ad altri standard per la musica digitale. Il CEO di Real Networks è solo l’ultima di una serie di personalità del mondo dell’intrattenimento digitale ad esortare Cupertino a superare lo barriera posta al suo lettore, capace di leggere unicamente il formato AAC con FairPlay (oltre ai tradizionali MP3, AIFF e WAV). Una scelta che esclude le canzoni acquistate da tutti i negozi di musica on line e protette con sistemi di tutela dalla copia, compreso quello di Real, ed escluso iTunes Music Store.
Secondo Glaser, che parlava nel corso di un Forum dedicato all’intrattenimento digitale, la sua quota di mercato di Apple continuerà a scendere se opera in questo modo. “Danneggiano prima di tutti se stessi – ha detto il CEO di Real – HP, che ha una parnership con Apple, dovrebbe intervenire. Loro sono nella possibilità di farlo. Dovrebbero dire a Jobs: hai fatto un ottimo lavoro in fatto di promozione, ma adesso se continui su questa strada ti troverai in difficoltà “. Secondo Glaser Apple potrebbe, in alternativa, o rallentare lo sviluppo del mondo della musica digitale o trovarsi ben presto al di sotto della sua attuale quota di mercato.
A punirla ci penseranno gli stessi clienti che, prima o poi si accorgeranno, di essere stati incastrati in un angolo dalle scelte strategiche di Apple; “Prima o poi – sostiene Glaser – i clienti si renderanno conto che avendo comprato un iPod potranno comprare canzoni solo da un negozio on line e si chiederanno se non siamo tornati ai tempi dell’Unione Sovietica”.