Internet Explorer recupera terreno. A sostenere la tesi di una rimonta del browser di Microsoft ai danni di Firefox è la società specializzata OneStat. Secondo l’ultimo rilevamento il browser di Microsoft, rispetto a luglio, avrebbe guadagnato 2,8 punti percentuali e ora sarebbe all’85,5%, mentre il navigatore del progetto Mozilla ne avrebbe persi 1,4.
Da notare che Safari secondo OneStat avrebbe anch’esso perso quota, passando da 1,84 all’1,61%.
Per quanto riguarda il nostro paese Safari si collocherebbe all’1,51%, leggermente al di sotto della quota di mercato mondiale, ma sostanzialmente in linea con il resto dell’Europa Continentale (Germania 1,31%, Francia 1,70%). Da notare che l’Italia ha anche un importante quota di utilizzatori di Firefox la cui percentuale (21,60%) è largamente superiore a quella della media mondiale (11,49%) e seconda solo a quella della Germania (33,42%) e dell’Australia (25,55%). Come noto anche nel mondo Mac gli utenti di Firefox non sono un numero irrilevante.
I dati di OneStat sono contrastanti con quelli pubblicati solo la scorsa settimana da Net Application che assegna non solo a Firefox una percentuale d’utilizzo superiore (12,5%) ma ha rilevato un aumento del browser open source dello 0,7% e un calo di Internet Explorer dello 0,9%. Secondo Net Applications Safari avrebbe una percentuale decisamente superiore rispetto a quella rilevata da OneStat (3,53%, la più alt dall’aprile scorso) e avrebbe guadagnato 0,3 punti percentuali rispetto all’ultima rilevazione.
La differenza di risultati tra una società di indagine e l’altra è da riferire alla scelta del campione demografico e ai mercati di riferimento. Net Application è americana mentre OneStat è basata in Olanda.