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A volte ritornano: la storia dei floppy disk non è ancora finita

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Il dischetto non è ancora morto. A resuscitare dalle ceneri una periferica che si pensava decisamente parte di un passato ormai remoto è Lindy Electronics che ha recentemente presentato un drive per floppy.

Il dispositivo pesa meno di mezzo chilo, è direttamente alimentato dalla porta USB così non richiede l’utilizzo di uno scomodo trasformatore esterno, infine può essere utilizzato con tutte le versione di Windows e Mac OS più recenti, compresi Vista e Mac OS 10.4. La presentazione di un nuovo drive esterno per floppy disk è un evento che ha scatenato la curiosità  di alcuni siti Web dedicati al mondo della tecnologia, si vedano per esempio Techworld e VNUnet.

In pratica una tecnologia data per spacciata da anni, ormai sostituita dalle più pratiche e capienti chiavette di memoria Flash. Il lancio del nuovo drive floppy Lindy sembra un anacronismo destinato prima alle battute tra amici e poi al fallimento commerciale però, analizzando meglio le ragioni e le motivazioni del costruttore, si scoprono considerazioni e obiettivi precisi. Stephen Fawcett, senior product manager di Lindy spiega il perché: “Sappiamo che i nostri clienti stanno utilizzando i floppy da 3,5 pollici perché esiste ancora una domanda per questi dispositivi. Oltre a essere una ovvia soluzione per recuperare dati da un sistema obsoleto che non supporta altri metodi di trasferimento dei dati, esistono molte altre situazioni in cui il floppy drive può risultare utile.”

Così dalle interviste degli uomini di Lindy apprendiamo che il settore education in alcuni paesi utilizza ancora i dischi floppy, infine che anche ai più affezionati e moderni utililizzatori di pendrive Flash, prima o poi capita di dover recuperare dati dai vecchi, e a dir la verità  non molto affidabili, dischi da 3,5 pollici.

Il prezzo del drive esterno USB per floppy da 3,5 pollici è di 50 euro, un prezzo non proprio contenuto per una tecnologia obsoleta e destinata ai musei.
Una cosa è certa: a parte qualche floppy superstite da cui recuperare dati importanti, d’ora in poi sarà  sempre più difficile acquistare nuovi dischi da 3,5 per conservare dati, visto che la maggior parte delle catene di informatica ha già  eliminato questi supporti dagli scaffali o ha intenzione di farlo a breve.

Infine una perla tecnologica: l’abbinamento dell’antiquata registrazione su dischetti con il più recente canale USB porta a un curioso “inconveniente” dal punto di vista tecnico. Infatti la velocità  massima teorica del collegamento USB 1.1, pari a 12 megabit al secondo(1,5 MB/sec) risulta superiore alla capacità  di immagazzinamento dei floppy che, come tutti i nonni dell’informatica ricordano, è pari a 1,44 megabyte!
Questo significa che a livello teorico con il drive Lindy potremmo leggere e caricare nella memoria del nostro Mac tutto il contenuto di un floppy pieno zeppo di dati in meno di un secondo, cosa ovviamente impossibile a livello pratico per i tempi fisici richiesti per lo spostamento della testina sulla superficie del disco e per le operazioni di lettura e scrittura, vincolate alla meccanica dei tradizionali drive.
[A cura di L. M. Grandi]

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