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Adobe: Mac più lenti dei PC

Sfugge il reale significato della decisione di Adobe (che produce noti applicativi per Mac e Win, con il 28% del fatturato procurato da quella piattaforma che rappresenta “solo” il 3,8% del mercato) di pubblicare sul suo sito i benchmark calcolati da Digital Video Editing.

I bench che escono da confronti di questo tipo a volte possono essere contraddetti nella stessa applicazione con un filtro, un’azione o un calcolo diverso da quello precedentemente considerato, nei recenti Macworld Expo Apple ha deciso di graziare il pubblico con queste dimostrazioni di potenza abusate in passato, ne devono avere a noia anche a Cupertino.

Adobe trae molti profitti dalla piattaforma Apple ma ha voluto ugualmente pubblicare questa pagina dove si leggono i vari test di Digital Video Editing che vedono vincente un Dell Precision Workstation 350 (con Intel Pentium 4 @ 3,06 GHz) contro un Apple PowerMac G4 (con doppio PowerPC G4 @ 1,25 GHz), nell’uso di After Effects, Illustrator e Photoshop.

Si noti che il test risale all’estate scorsa e poi aggiornato in autunno 2002 e che quindi, nel frattempo, l’evoluzione tecnologica è proseguita.

Apple a fronte di queste affermazioni non è rimasta silenziosa precisando di restare convinta “che gli ultimi sistemi PowerMac sono veloci quanto, se non di più, dei concorrenti PC”, aggiungendo poi che i test presentati da Adobe su After Effects non sono test di sistema, ma test su un’applicazione e non indicative delle prestazioni di tutte le applicazioni Pro su Mac”. Compa di After Effects, insomma, più che dei PowerMac.

E per far capire che forse dovrebbe essere Adobe a preoccuparsi di migliorare la qualità  dei suoi prodotti per renderli migliori su Mac Apple si spinge ancora più in là  affermando che un suo prodotto come Final Cut Express compie gli stessi test più velocemente di After Effects, sia su PC che su Mac.

Il confronto non può non riportare in primo piano gli aspri contrasti che contrapposero l’azienda di Cupertino ed Adobe proprio sulla scelta di Apple di entrare nel campo degli applicativi e in particolar modo in quelli per il video. E forse proprio questi contrasti non sono estranei all’intera vicenda che, se non altro parzialmente, appare come una sorta di “vendetta” di Adobe.

Apple però non appare interessata ad esasperare la situazione e sventola un ramoscello d’ulivo annunciando di essere al lavoro con Adobe definito “partner stretto”, per migliorare le prestazioni di After Effects su Mac, evidentemente nell’interpretazione di Apple, il vero problema e la causa scatenante di tutta la vicenda

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