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Apple non partecipa all’audizione del Senato USA sulle pratiche di App Store

Apple ha deciso di non testimoniare a un’audizione del comitato giudiziario del Senato degli Stati Uniti che doveva ascoltare i rappresentanti di Apple e Google in merito a questioni antitrust che riguardano App Store e Play Store. Il comportamento non è piaciuto ad alcuni senatori statunitensi che hanno bollato il rifiuto di Apple come “inaccettabile”.

A riferirlo è Reuters, spiegando che in una lettera inviata a Tim Cook il 9 aprile, la senatrice democratica Amy Klobuchar e il senatore repubblicano Mike Lee deplorano il “repentino” rifiuto di Apple di partecipare a questa audizione, spiegando che il “completo e imparziale” esame di questioni che riguardano la concorrenza, richiede la partecipazione della Casa di Cupertino.

Il Senato è interessato ad aspetti che riguardano “costi, distribuzione e disponibilità di app su dispositivi Apple utilizzati da milioni di consumatori”, elementi che sollevano una serie di preoccupazioni dal punto di vista della concorrenza”. Un serio esame di questi problemi da parte della Commissione “richiede la partecipazione di Apple” , scrivono i senatori.

Meno app di Apple tra i risultati di App Store con l’algoritmo di Cupertino

Apple era a conoscenza dell’udienza da settimane, ed erano in corso anche discussioni tra il Senato e l’azienda per la partecipazione; maa poco più di due settimane prima che si tenesse l’udienza, Apple avrebbe deciso che non ci sarebbe stato nessuno a testimoniare.

La scelta di Apple deriva dalla la causa in corso contro Epic Games che inizierà i primi di maggio e durante la quale l’azienda dovrà difendere il modello economico del suo App Store e rispondere a questioni simili sollevate dal Senato. La scusa non regge, secondo i due senatori, ricordando che ci sono già stati casi in cui un’azienda nella stessa situazione di Apple è comunque riuscita a portare testimoni per le udienze.

Tutto questo avviene mentre in diversi Stati USA si discute o sono in corso di approvazioni leggi restrittive per gli app store. Finora per Apple è andata bene ma il rifiuto di partecipare all’audizione del Senato non gioca a suo favore.

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