Il titolo di un articolo del settimanale economico Business Week, è la sintesi del concetto che anche noi abbiamo ripreso, ovvero, Charles Haddad, curatore della rubrica “Byte of the Apple”, crede che in Office per Mac OS X siano riunite tutte le migliori, ma ahinoi, anche le peggiori abitudini/tecnologie della casa di Redmond.
Haddad nota che Microsoft è il più fervente sostenitore di Mac OS X e che, grazie alle energie spese in Office, questo nuovo sistema operativo acquisisce una forte spinta di credibilità sull’utenza.
Office v.X sviluppato dalla Mac Business Unit di Microsoft, gode di molte tecnologie dedicate appositamente alla nostra piattaforma e si differenzia dagli altri prodotti per il mondo Win che non possono usarle.
Aggiornare Office v.X per Mac OS X non è stato certo facile anche se tra scegliere la “via” Cocoa (riscrivere milioni di linee di codice) e quella dell’adattamento Carbon, Microsoft ha optato per quest’ultima come quasi tutti gli altri big del software, per ora.
Vedere il look di Office v.X al pari di Mac OS X, grazie ad Aqua, è un ottima proposta di feeling per gli utenti e comunque operare su un sistema operativo solido come X rende la vita più facile a tutti.
Le novità rispetto alla versione 2001 non sono così forti da meritare grandi descrizioni e oltrettutto i vecchi problemi sono rimasti inalterati nella gran parte.
Il prezzo proposto da Microsoft non è proprio alla portata di tutti, considerato che chi usa Office non è sempre la grande corporation che a questi problemi può anche non fare caso.
Haddad, cosciente di aver, con queste poche righe smontato, uno per uno i focus del marketing di Redmond, preferisce suggerire agli utenti Mac di attendere ancora un po’ prima di gettarsi a capofitto sul pacchetto ora nei negozi (USA).
Ricordiamo che in Italia, Office v.X debutterà , in versione non localizzata, l’8 dicembre.
