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Chrome OS: Google rilascia il codice open source

In occasione di un evento presso la propria sede di Mountain View, Google ha annunciato il rilascio come codice open source del proprio sistema operativo “Chrome OS”. La società  ha fatto sapere che i primi dispositivi equipaggiati con il nuovo sistema operativo saranno disponibili nell’ultimo trimestre del 2010. La grande “G” ha deciso di rendere pubblico il codice fin da oggi “per coinvolgere i partner tecnici, la comunità  open source e gli sviluppatori affinché possano contribuire al perfezionamento del sistema”.

Google afferma che Chrome OS è stato concepito per essere leggero e veloce, in modo da consentire l’avvio e l’accesso alle risorse online in pochi secondi. Il sistema operativo è basato sul browser Chrome, lanciato nel 2008 e realizzato come risposta alla nuova ondata di applicazioni sul web. La filosofia di base di Chrome OS è quella di mettere al centro del sistema operativo il web. Tra le caratteristiche di particolare rilievo di Chrome OS:

– Velocità . Google Chrome OS sarà  in grado di avviarsi e riavviarsi in pochi secondi, mentre le pagine web e le applicazioni si caricheranno facilmente e velocemente;

– Semplicità . Tutte le applicazioni gireranno sul Web. Questo significa che l’editing di un documento, i pdf, la visualizzazione di un’immagine e così via, avverrà  su Internet, senza dover scaricare niente o gestire aggiornamenti per lavorare e giocare online;

– Sicurezza Tutti i programmi eseguiti sono applicazioni online; ogni scheda funziona all’interno di una “sandbox “protetta, rendendo dunque più difficile le intrusioni di virus e malware sul computer.

Chrome OS è in sostanza un sistema Linux costruito intorno al browser Chrome. Sono ovviamente supportate tutte le ultime tecnologie web, in particolar modo lo standard HTML 5, sfruttato per tutte le operazioni grafiche, riproduzione audio/video, gestione threading, thread, notifiche, comunicazioni real-time, memorizzazione su dispositivi di storage. I rappresentanti di Google, corso della conferenza, hanno affermato di essere entusiasti del successo di netbook e tablet vari: dispositivi a basso costo perfetti per l’uso con il nuovo OS.

Dal punto di vista del look&feel, Google OS usa il concetto di finestre multiple (essenzialmente tab del browser Chrome): da ogni tab è possibile avviare applicazioni web, eseguire giochi on-line, catalogare foto e naturalmente eseguire ricerche sul web. E’ possibile cercare file memorizzati in locale, come si farebbe normalmente su un qualunque sistema operativo desktop; l’unica differenza è che quando si fa doppio click per aprire il file, anziché avviare un programma presente sul disco rigido, è attivata un’applicazione web. E’ possibile collegare dispositivi esterni (è stato mostrato un esempio con i nuovi smartphone Droid) e visualizzarli anch’essi in una finestra del browser.

Dal punto di vista della sicurezza, secondo Google il sistema è salvaguardato, poiché le applicazioni web per poter essere eseguite dovranno essere verificate e firmate digitalmente. I dati dell’utente vengono sincronizzati su Internet o, per meglio dire “nel cloud”, in modalità  cifrata e sicura. A detta dei progettisti, gli utenti non dovranno neppure preoccuparsi di crash o aggiornamenti: all’occorrenza il sistema operativo verrà  scaricato in automatico da Internet oppure avviato il download di singoli componenti per una riparazione semiautomatica.

Non è chiaro quando e se sarà  creato un mercato per le applicazioni (stile App Store) e se esisterà  un sistema per certificare le periferiche (stampanti, scanner, ecc). L’unica prova con un dispositivo esterno è stata la dimostrazione del collegamento di una fotocamera, comparsa sullo schermo e pronta per l’acquisizione delle immagini.

Il sistema è ancora in uno stato embrionale, ha bisogno dell’appoggio (e dei driver!) per milioni di periferiche ed è dunque anche per questo che Google cerca l’aiuto del mondo Open Source. Gli applicativi mostrati sono i “soliti” Google Docs, Google Viewer, un gioco degli scacchi (in Flash), Google Talk oltre a effetti vari nella visualizzazione delle schede aperte. Per ironia della sorte, la killer-application più importate potrebbe arrivare dal concorrente più temibile: Microsoft, infatti, ha da poco mostrato la versione preview di Office 2010, totalmente funzionante via web e dunque perfettamente usabile con Chrome OS.

Rimangono ancora tanti dubbi non precisati (cosa fa, ad esempio, Google con i dati e i documenti degli utenti?) e non è chiaro quanto il sistema operativo sarà  realmente aperto e quanto è realmente sicuro. Toccherà  – come sempre – al grande pubblico decretare o meno il successo della piattaforma.


[A cura di Mauro Notarianni]

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