Con la penuria dei componenti in flessione il mercato degli smartphone

La penuria di microchip sta creando scompiglio nel mondo IT e anche gli smartphone non sono esenti dal problema. Il rallentamento nella produzione comporta stock più esigui presso i distributori e ritardi nel lancio di nuovi prodotti.

Lo riferisce ArsTechnica citando dati di Gartner. Secondo la società che si occupa di consulenza strategica, ricerca e analisi nel campo della tecnologia dell’informazione, nel terzo trimestre 2021 c’è stato un rallentamento nelle vendite degli smartphone rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Le vendite – secondo i dati di Gartner – sono calate a livello generale del 6,8%, un problema dovuto in parte alla carenza di componenti quali circuiti integrati per la gestione dell’alimentazione e delle radio frequenze.

“Nonostante la forte domanda dei consumatori, la vendita degli smartphone è calata per via di ritardi nel lancio dei prodotti, periodo più lunghi di consegna e scorte insufficienti presso i distributori”, ha riferito Anshul Gupta, senior research director di Gartner.

Secondo l’analista, i programmi di produzione di telefoni “base e di servizio” sono stati maggiormente colpiti dalla diminuzione dell’offerta, un problema che ha dunque riguardato più questi modelli che i dispositivi di fascia premium. DI fatto, la vendita dei telefoni di fascia alta è aumentata, anche se nel complesso la vendita degli smartphone è diminuita.

Con la penuria dei componenti in flessione il mercato degli smartphone

Ai consumatori sono rimaste scelte limitate, con Samsung che trionfa nella classifica con il 20,2% di market share per il trimestre, seguita da Apple con il 14,2% , Xiomi (13%), Vivo (10,5%), Oppo (9,8%) e poi tutti gli altri.

Per quanto concerne Apple, secondo Gartner le vendite degli iPhone sono merito anche del SoC A15, migliorie nella durata della batteria, nei sensori delle fotocamere e nell’interesse generale verso il 5G.

La carenza di microchip è un problema che riguarda svariati settori, ed è una delle ragioni del rallentamento di molte filiere produttive, incluso il settore automobilistico. Persino Apple – da sempre piuttosto attenta a siglare accordi con i fornitori per evitare qualsiasi tipo di problema – a ottobre ha indicato la necessità di tagliare la produzione dei suoi iPhone a causa della carenza di microchip.

 

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