“Mi chiamo Giorgio e sono un assiduo lettore di MacityNet.
Durante questi otto anni ho girovagato attraverso tre mondi: windows, Linux e ora Apple.
La mia formazione tecnica risale al 1993 quando cominciai a lavorare in uno studio commercialista. La mia grande passione per l’elettronica e la mia mostruosa ignoranza informatica fanno si che passassi ore a studiare come collegare stampanti, drivers etc su Windows 3.11 e poi su Win95.
L’avventura vera comincia nel 96 quando in ditta ci colleghiamo a internet.
Installo la mia prima rete interamente Windows guardando il tecnico che lo faceva su alcuni macchine: schede di rete non compatibili, drivers strani, infiniti riavvi di macchine, frustazione, incacchiature a non finire.
Le macchine vanno, alla fine, ma in conto ci sono almeno due riavvii al giorno per macchina e relative manutenzioni (e infinite frustazioni nell’ambiente di lavoro e con i colleghi che mi ritengono responsabile come se dipendesse da me).
Epoi: programmi che si impiantano se eseguiti in contemporanea (e siamo gia’ a Win 98) , Internet lentissimo perchè explorer è quello che è, antivirus ingestibili da quanto assorbono risorse.
Nasce il rifiuto per tutto quello che è Microsoft.
Come tutte le emozioni, non è una cosa razionale, ma un sentimento di sfiducia, dubbio.
Mi guardo in giro.
Tra l’altro nella nostra attività c’e’ il problema delle licenze software. un vero salasso . Non ci sto piu’. Non è possibile avere un computer che si accende e basta. Tutto il resto te lo paghi. Ma chi me lo fa fare?
Nasce Linux.
Ne provo simpatia ma le difficoltà sono enormi. mi ricordo la mia prima redhat5. non configurava neabche xfree e quindi no ambiente grafico!! abbandono,non ho il tempo materiale per configurare tutto. eppoi l’hardware non supportato era ben piu’ di quello supportato. Continuo con win98 ma guardo linux svilupparsi. un giorno trovo su una riivista la suse 6.2. E’ amore. riconosce quasi tutto del mio portatile. E allora la provo su un compuuter dello studio. Il piu’ lento. con poca ram. Rinasce. Ma che impresa per un ignorante configurarlo. Imparo concetti come root e utente, cosa significa sicurezza, privilegi e permessi, cos’e’ un server grafico, audio etc. Si, ma i programmi? pochi ancora due anni fa.
Ma mi preparo.
Esce la suse 7.2 ora 7.3. Salgo sul treno. Il server passa a linux e non si impianta piu’. vado su internet con kde e netscape. scrivo con openoffice.
Non piu’ problemi di licenze. Ma… c’e’ un ma.
Ho bisogno di un portatile. Leggero, potente, che faccia di tutto e che non mi faccia perdere giorni a configurarlo.
Cosa mi serve un portatile se si impianta il sistema operativo (siamo a WinME) o se è pieno di buchi di sicurezza (Win2000).
Penso. Mi serve un portatile che non si impianti (Unix va bene), che abbia driver per tutto (e linux non va piu’ bene).
Rimane quell oggetto misterioso. Apple. Ha un sistema unix based, MAC OS X.
Sembra affidabile,
Ha un interfaccia gradevolissima… e fa tutto.
Scrivo, vado su internet, vedo DVD, masterizzo.
Tutto il software è gia compreso. anche gli aggiornamenti.
Decido di comprarlo. Lo uso da un mese ed è amore. Non razionale.
Perchè fa tutto senza impiantarsi.
Sto imparando i comandi, ma solo perchè mi piace smanettare portare la macchina al limite.
Persino i miei familiari che fuggono l’elettronica ci provano a giocare: prima i dvd,poi i cd, poi internet.
Ora mi tocca litigare per averlo. Vado su qualsiasi lan con una semplicità …Boh!!
Tutto quello che ho imparato su Linux mi torna utile per capire i concetti di mac osx.
Ho il 10.1. Il 9 non lo guardo neanche. Voglio imparare il futuro, non il passato. Faccio qualche errore, ma niente di grave.
Il sistema non permette di danneggiarlo. Linux e mac osx collaborano in rete tramite samba alla perfezione. Non riesco piu’ a guardare un computer windows. Ne ad invidiare le loro applicazioni.
Perchè con un “pezzo di plastica di due kg” faccio tutto quello che voglio.
