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Dischi SSD, il basso consumo è una bufala?

Se pensate di spendere una (ingente) somma per avere un HD basato su flash sperando di avere in cambio prestazioni più elevate ma soprattutto consumi più bassi, mettere un attimo in pausa la vostra pruderie e leggetevi questo articolo di Tom’s Hardware edizione italiana. Potreste scoprire che non vale la pena di spendere quasi 1000 euro in più per un drive SDD, visto che invece che avere maggior autonomia potreste averne meno.

La scioccante scoperta che sembra sbaragliare un mito, quello dei drive SDD che consumano una ridotta quantità  di corrente e vincono il confronto nel consumo con i dischi a piatto magnetico, scaturisce da un test che il sito specializzato e molto affidabile nel campo delle prove sul campo e dell’analisi delle componenti hardware ha svolto nei giorni scorsi.

I dati che emergono dal confronto sono inequivocabili e questo anche a fronte di dischi a maggior consumo (per le maggiori prestazioni) come quelli da 7200 Rpm da 2,5 pollici: non sempre i dischi flash consumano meno, quasi mai consumano molto meno e in alcuni casi consumano anche di più. La situazione si dimostra anche peggiore quando i dischi SSD vengono messi a confronto con HD a piatto magnetico da 1,8 pollici; in questo caso i drive tradizionali infliggono un distacco in termini di consumo maggiore perché mentre le memorie flash assorbono sempre la stessa quantità  di corrente, ma un disco tradizionale più piccolo e con minore velocità  nel assorbe meno di uno più grande e con maggior velocità .

La ragione di un simile sorprendente risultato sarebbe essenzialmente nel fatto che i dischi basati su piatto magnetico hanno un sistema di risparmio energia più sofisticato. In alcune condizioni operano tagliando l’assorbimento di corrente, questo mentre invece i dischi SDD hanno solo due modalità : stop e in funzione. Nella prima modalità  il loro consumo è (quasi) sempre inferiore, nella seconda modalità  no e visto che il disco è più spesso in funzione che inattivo il risutlato è che in diversi casi i dischi flash consumano di più di quelli su piatto magnetico.

In ogni caso dal test di Tom’s Hardware (che non esisa ad accusare i produttori di computer di mentire quando affermano che un Pc basato su flash consuma meno di uno basato su HD tradizionale) emerge qualche novità  positiva. Gli SSD battono in velocità  i dischi tradizionali. Se questo basta a spendere mille euro in più per uno di questi HD lo decide la capacità  del vostro portafogli.

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