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Disservizio internet, non farti fregare! Ecco quando puoi chiedere il rimborso per l’assenza di linea in casa

Richiedere un rimborso per disservizi Internet è possibile ma solo in alcuni casi specifici: ecco cosa sapere e come fare.

Quando Internet smette di funzionare, la giornata prende una piega complicata. Infatti, senza ombra di dubbio, oggi una connessione stabile è essenziale sia per il lavoro sia per il tempo libero.

Basta pensare a chi lavora in smart working e si trova, però, impossibilitato a inviare un documento urgente o a partecipare a una videocall. Anche chi vuole semplicemente rilassarsi con la propria serie preferita si ritrova davanti a una schermata che carica all’infinito.

Rimborso per disservizi di internet, lo richiedi così

Tutte situazioni che possono sembrare banali, ma che nel quotidiano pesano eccome. Non tutti sanno che esistono casi specifici nei quali è possibile richiedere un rimborso all’operatore. Prima di entrare nel dettaglio è importante chiarire un punto fondamentale. Il rimborso non è previsto quando si tratta di un problema temporaneo, di quelli che rientrano dopo pochi minuti o qualche ora.

Per avere diritto a un indennizzo serve un disservizio continuativo, cioè una connessione che non rispecchia le prestazioni promesse al momento della sottoscrizione del contratto. In pratica l’operatore deve aver garantito una certa velocità o stabilità che però non si verifica in maniera ripetuta.

Per verificare tutto questo, l’utente può usare strumenti ufficiali come test certificati della linea. Questi valori devono essere riprodotti più volte nell’arco di alcuni giorni, evitando orari casuali e privilegiando momenti in cui la connessione è solitamente sotto stress. Se i risultati mostrano che la velocità è molto inferiore ai parametri contrattuali, allora c’è una base concreta per procedere con una richiesta di rimborso.

Internet lento ottieni il rimborso
Internet lento, linea che salta e altri disservizi consentono di avere un rimborso – macitynet.it

Il primo passo è sempre quello di presentare un reclamo formale all’operatore. Questo può essere inviato tramite email, tramite area clienti oppure via telefono. Se si opta per la chiamata è importante segnarsi il numero identificativo del reclamo, perché servirà in caso di contestazioni future. Nel reclamo bisogna spiegare la natura del disservizio, allegare se possibile i test di linea e specificare da quanto tempo il problema si presenta in modo continuativo.

L’operatore è tenuto a rispondere e a intervenire entro i tempi previsti dal contratto e dalle normative. Se il problema persiste oppure il rimborso viene negato senza una motivazione valida, allora si può passare al livello successivo. In Italia la procedura ufficiale per tutelare l’utente è Conciliaweb AGCOM, una piattaforma pubblica dove è possibile avviare una conciliazione gratuita. Tramite il portale si caricano i documenti, si inseriscono i dettagli del reclamo e si attende la convocazione nella stanza virtuale dove avverrà il confronto con l’operatore.

Se l’operatore decide di non accogliere il reclamo iniziale, deve sempre fornire una spiegazione scritta chiara e completa. Quando invece il reclamo viene accettato basta una comunicazione telefonica che conferma la lavorazione e l’eventuale rimborso. In ogni caso tenere traccia di tutte le comunicazioni è essenziale per avere sempre prova di ciò che è stato concordato e ottenere ciò che spetta all’utente.

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